La cerimonia

Inaugurato il "Giardino dei Giusti"

Presente questa mattina, 8 marzo 2022, a Rho anche Vito Fiorino, che ha salvato tanti migranti nel Mediterraneo.

Inaugurato il "Giardino dei Giusti"
Rho
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Inaugurato questa mattina, 8 marzo 2022, il Giardino dei Giusti di Rho alla presenza del sindaco e di Vito Fiorino, uno dei "Giusti".

L'inaugurazione del giardino

Etty Hillesum, Sophie Scholl, Armin Wegner, Malala Yousafzai, Giorgio Perlasca, Vito Fiorino, Gino Bartali: questi sono i primi sette nomi nel Giardino dei Giusti a Rho in via Redipuglia, inaugurato questa mattina dal Sindaco di Rho Andrea Orlandi alla presenza di un ospite d’eccezione Vito Fiorino uno dei sette Giusti.

Hanno presenziato la Giunta, numerosi Consiglieri comunali, il vice presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti, le autorità religiose, le forze dell’ordine, le associazioni combattentistiche, una rappresentanza delle scuole scuola di via Terrazzano, di via Tevere e della Paolo VI insieme a quelli dell’Istituto Olivetti e Puecher.

Come presentato dall’Assessora alla Cultura Valentina Giro: ” Questo è il primo passo concreto di un progetto più vasto, che porterà a ridisegnare e riqualificare l’area verde circostante, e che si distingue per tre aspetti: la partecipazione civica, a partire dall’idea dell’associazione Centro di Solidarietà, portata poi in Consiglio Comunale, dove è stata approvata all’unanimità per sviluppare un progetto condiviso tra diverse istituzioni come i Padri Oblati, le scuole, le associazioni. Il secondo aspetto è che il giardino unisce la cura dell’ambiente alla cultura: da una parte le azioni materiali, con le piantumazioni e la riqualificazione del verde, dall’altra i progetti culturali per seminare germogli di memoria. E qui arriva il terzo elemento, la promozione della cultura della pace: coltivare il Giardino dei Giusti significa promuovere quei valori che permettono di costruire percorsi di pace e fratellanza”.

Com'è nata la proposta del Giardino

Oscar Cozzi, in rappresentanza del Centro di Solidarietà di Rho e Portofranco, ha raccontato come è nata la proposta del Giardino dei Giusti e come ha lavorato il Comitato Scientifico del Giardino dei Giusti attraverso il coinvolgimento diretto delle scuole nella scelta dei primi Giusti. Ha poi letto le parole del Console Onorario della Repubblica di Armenia Pietro Kucikian, co-fondatore di Gariwo - la foresta dei Giusti – Onlus.

Insieme a questa realizzazione, molti sono i progetti futuri, che sul tema dei Giusti e della Pace saranno sviluppati nelle scuole come afferma Antonella Torriani, docente della Scuola San Paolo VI, Comitato Scientifico del Giardino dei Giusti. Francesca D’Angelo del Teatro dell’Armadillo ha quindi letto la lettera inviata da Gabriele Nissim, Gariwo, sulla nascita dei Giardini dei Giusti e della giornata a loro dedicata. Particolarmente toccante ed emozionante è stata la testimonianza del Giusto Vito Fiorino, che ha raccontato la sua esperienza nelle acque del mar Mediterraneo vicino a Lampedusa. Le parole del Sindaco Andrea Orlandi hanno chiuso la parte degli interventi, a cui ha fatto seguito lo svelamento della targa d’ingresso del Giardino dei Giusti, il taglio del nastro insieme alle studentesse e agli studenti.

Successivamente Marco Croce e Manuela Parisotto del Teatro dell’Armadillo hanno letto un breve testo a fianco delle singole targhe che venivano svelate ai presenti.

Il discorso del sindaco Orlandi

“Da oggi anche la Città di Rho ha il suo Giardino dei Giusti. Un Giardino nato e partito da un’istanza che è venuta dal basso sottoscritta da Portofranco, Padri Oblati e ACLI e la cui istituzione è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale. Ringrazio per questo risultato tutti coloro che si sono adoperati per far sì che ciò avvenisse, in particolare il Comitato Scientifico e tutto lo staff del Comune. Oggi ha un significato particolare celebrare l’inaugurazione di un Giardino dei Giusti, mentre il mondo sembra seduto su una polveriera. Il conflitto ucraino e tutti i fronti di guerra fanno nascere in noi inquietudine, impotenza, rabbia, tristezza e troppo spesso sconsolazione. Ieri mattina ho acceso la tv per informarmi su cosa sia avvenuto nella notte. Non lo faccio mai, di solito apro il cellulare appena sveglio per leggere le prime notizie sui fatti della notte, soprattutto in questi giorni di conflitto ucraino. La TV in quel momento stava facendo vedere in sequenza tre foto: l’arrivo in ospedale di un papà di corsa con in braccio avvolto nella coperta sporca di sangue un bambino di 18 mesi e la mamma dietro che corre insieme a lui; la foto di un medico accovacciato a terra disperato; i genitori che piangono la disperazione della perdita di un figlio per mano di un altro uomo. In quel momento avevo in braccio la mia bimba di 19 mesi, appena un mese più grande del piccolo Kirill. Farò fatica a dimenticare queste foto. C’è racchiusa tutta la tragedia della guerra e dei conflitti. Tragedia che non ha un senso, è impossibile trovarlo. Come non c’è un senso in tutte quelle vite spezzate, dilaniate e colpite per mano di altri uomini. Quante storie così accadono ogni giorno senza che siano riprese dai giornali e dai media in tutto il mondo? Quanto male e odio viene seminato? Storie di uomini e donne che chiedono al mondo semplicemente di vivere una vita normale con le sue fatiche e le sue gioie. A volte però il mondo dona anche delle persone che con il loro impegno e la loro vita riescono a fare grandi cose nella quotidianità del loro essere. I cosiddetti Giusti. Sono persone coraggiose che correndo a volte dei rischi davvero alti si sono adoperate e si adoperano per salvare vite umane. Il Giusto ci richiama le radici ebraiche antiche e profonde e coloro che hanno salvato uomini e donne dall’Olocausto nazista. Ma i Giusti sono anche coloro che ovunque nel mondo mettono in salvo i più deboli da qualsiasi violenza l’uomo possa subire. Oggi più che mai è importante anche per la nostra città dedicare questo luogo ai Giusti, a coloro che si oppongono a ciò che di “Sbagliato” accade ancora oggi. A chi nella normalità della propria vita riesce a scrivere un pezzettino di storia per ricucire gli orrori di altri uomini. Un luogo che serve alle giovani generazioni per trovare la memoria del passato per guidarci sulla via del futuro. Cari ragazzi e ragazze oggi qui presenti, questo luogo è soprattutto per voi e per chi verrà dopo di voi. Un luogo dove conoscere i testimoni dei più alti valori umani a cui ciascuno di voi deve aspirare. Abbiatene cura e parlatene con i vostri amici e nelle vostre famiglie. Concludo ringraziando per i messaggi inviati Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, la Fondazione che si occupa della promozione dei Giardini dei Giusti, e il Console Onorario della Repubblica di Armenia Pietro Kucikian, co-fondatore di Gariwo e per la presenza Vito Fiorino, Giusto che abbiamo l’onore di avere qui con noi e la cui testimonianza è davvero molto preziosa. Siamo davvero onorati di avervi qui con noi. Grazie a tutti e soprattutto ai primi sette Giusti ricordati dalla nostra città per la loro testimonianza. Come suggerito dagli Artiglieri di Rho, un prossimo nome da sottoporre al Comitato Scientifico è l’Ambasciatore Luca Attanasio, ucciso un anno fa. Un Giusto che con grande impegno e studio è diventato ambasciatore in territori non facili e comodi, ma che tanto a fatto in favore delle persone in difficoltà!”

Questi i Giusti del Giardino a Rho:

Etty Hillesum (1914 - 1943)

Rifiutò di salvarsi per aiutare chi soffriva

Sophie Scholl (1921 - 1943)

La "Rosa Bianca" che sfidò il nazismo

Armin Wegner (1886 - 1978)

Combattente solitario contro i genocide

Malala Yousafzai (1997–)

Attivista per l’istruzione delle ragazze

Giorgio Perlasca (1910 - 1992)

Mise in salvo 5000 ebrei

Vito Fiorino (1949- )

Soccorritore di naufraghi

Gino Bartali (1914 - 2000)

Il campione che salvò gli ebrei

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