L'iniziativa

In più di 350 per la cena della fratellanza

Una serata storica a Magenta che ha riunito comunità islamica, comunità pastorale e comunità civile con una cena sotto la tensostruttura

In più di 350 per la cena della fratellanza
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È stata un vero e proprio successo la cena della fratellanza tenutasi nella serata di ieri, domenica 25 giugno sotto alla tensostruttura di piazza Mercato a Magenta. Un momento di incontro molto partecipato tra la comunità islamica, la comunità pastorale e la comunità civile.

In più di 350 per la cena della fratellanza

Organizzata dalla comunità islamica di Magenta, per festeggiare la tradizionale Festa del Sacrificio, insieme ai residenti della città dove abitano tanti pachistani, ma anche egiziani, marocchini e tunisini di fede islamica. L’invito alla cena è stato accolto con entusiasmo dal prevosto don Giuseppe Marinoni, a nome della comunità pastorale di Magenta e anche dal sindaco Luca del Gobbo, presente con gli assessori Stefania Bonfiglio e Gianpiero Chiodini, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Erano molti i membri delle liste di minoranza come Silvia Minardi di Progetto Magenta ed Enzo Salvaggio del Pd.

Presenti tutte le associazioni del mondo cattolico cittadino: Gabriella Cellamare presidente di San Vincenzo, che ha coordinato gli interventi sul palco, don Maurizio Cacciola, cappellano dell'Ospedale e don Davide Fiori della Sacra Famiglia, Luisella Magnaghi del Consiglio Pastorale e i volontari di Non di solo pane, Avas Casa di Accoglienza, del Centro di Ascolto Caritas e della Scuola senza Frontiere di Corbetta oltre che moltissime persone che hanno portato a circa 350 il numero dei presenti.

Munib Ahfaq, per l’occasione in abito tradizionale, ha salutato gli ospiti e ricordato che solo qualche anno fa una serata come quella sarebbe stata impensabile, per gli aspri contrasti tra la comunità islamica e l’amministrazione comunale:

«Grazie ad un raggio di sole, che si chiama don Giuseppe - spiega Ashfaq -, che ci ha accolti nella comunità cattolica come fratelli e che ha sempre lavorato per l’unione della due comunità e grazie al sindaco Luca Del Gobbo, oggi siamo tutti insieme, seduti allo stesso desco, pur nelle nostre diversità religiose».

La storica firma

Il sindaco ha consegnato a Munib una targa della città di Magenta, simbolica dell’accoglienza. Una serata unica, quella della cena in tensostruttura, che ha avuto il suo culmine nella firma da parte dei tre rappresentanti, Ashfaq, don Giuseppe e Del Gobbo, del Documento sulla Fratellanza Umana, per la pace mondiale e la convivenza comune. Il documento del 2019, che reca la firma di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, sarà custodito, a memoria della storica serata e come impegno futuro di fratellanza, negli archivi del Comune, della Comunità Pastorale e della Comunità Islamica magentina.

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