Gli innovativi impianti subperiostali, la sfida contro l'osso sottile o basso può essere vinta
Il Centro Medico Milano di via Palma 17 nel capoluogo lombardo può risolvere anche i casi più complicati grazie a una metodica innovativa
Un sorriso sano e luminoso è il miglior biglietto da visita che possiamo presentare al mondo, tuttavia, esistono situazioni in cui le tecniche di implantologia tradizionale o a carico immediato non risultano idonee per pazienti con significativi problemi ossei: in questi casi complessi, un'opzione da prendere in seria considerazione è rappresentata dagli impianti dentali juxta-ossei e dalle loro evoluzioni, come gli impianti subperiostali. Queste soluzioni offrono una via alternativa efficace per il ripristino della funzionalità e dell'estetica dentale in contesti dove le metodiche convenzionali non sono applicabili.
Implantologia a carico immediato o impianti subperiostali: l'osso sottile o basso, una sfida per gli odontoiatri
«E' la sfida più grande per un dentista - spiegano i dottori Andrea Ormellese e Gianluca Santoni del Centro Medico Milano - Quando l'osso dell'arcata da riabilitare è troppo sottile o basso e il ricorso all’implantologia a carico immediato (per esempio con tecnica “All on four”) risulta irrealizzabile (perché anche le innovative tecniche a carico immediato non sempre riescono a garantire la stabilità necessaria per l'ancoraggio delle corone), l'implantologia iuxta-ossea, e ancor meglio l’ultima evoluzione di quest’ultima, ovvero gli impianti subperiostali, può essere risolutiva».
Il consiglio del dentista, prima di tutto
«Naturalmente - precisano i due odontoiatri - sono soluzioni sofisticate e complesse alle quali si può ricorrere solo dopo che il medico ha valutato rischi e benefici della terapia. Tocca proprio all'odontoiatra, infatti, consigliare il paziente sull’opportunità di portare a termine il trattamento con queste tecniche, piuttosto che con altre».
Impianti subperiostali, cosa sono
La moderna odontoiatria sta ricorrendo sempre più agli impianti subperiostali messi a punto partendo dall’esperienza accumulata in campo iuxta-osseo: «Questi ultimi - spiegano i dottori del centro milanese - rappresentano un'evoluzione del vecchio concetto di impianto iuxta-osseo. Si parte dal principio per il quale, non potendo fare affidamento sull’osso perché troppo scarso o basso, questi impianti, realizzati su misura per ogni paziente, si appoggiano al supporto osseo e si agganciano alle asperità naturali attraverso l'utilizzo di una tecnica avanzata. Il percorso terapeutico inizia con una TAC che individua le asperità ossee, seguita dalla creazione di un modello tridimensionale. Il risultato che si consegue, una volta ultimati i trattamenti, sono esteticamente e funzionalmente identici a quelli conseguiti con l'implantologia tradizionale. Nonostante l'impianto non venga osteointegrato, la stabilità è garantita grazie all'aggancio alle asperità naturali del supporto osseo. Il ricorso alle nuove tecnologie fa in modo che gli impianti subperiostali siano conformi alla direttiva europea sull'implantologia del 2020 e offrano una soluzione per i casi di grave atrofia mascellare superiore o mandibolare in cui l'osso residuo non consente l'utilizzo degli impianti endossei».
Precisione ed efficacia
L'impianto subperiostale viene progettato e realizzato appositamente per il singolo paziente, basandosi su una Cone Beam, scansione radiografica tridimensionale. L'intero flusso di lavoro, che richiede la massima precisione, è completamente digitale, utilizzando il CAD/CAM (Computer-Aided Design/Computer-Aided Manufacturing).
La progettazione virtuale tiene conto delle caratteristiche anatomiche del paziente, successivamente l'impianto viene prodotto utilizzando una tecnica di fusione laser utilizzando titanio biomedicale certificato. Una caratteristica interessante è la possibilità di scegliere gli abutment implantari tra monofasici (monconi) o bifasici (MUA), consentendo una personalizzazione ulteriore nella progettazione della protesi.
Risultati predicibili anche nei casi estremi
Grazie a questi impianti, è possibile ottenere un carico immediato anche in situazioni di estrema atrofia ossea, riducendo il numero di interventi chirurgici per il completamento del lavoro. Questo rappresenta un notevole vantaggio per il paziente, consentendo una ripresa più rapida delle normali attività quotidiane.
L'utilizzo dell'impianto subperiostale offre al professionista un'elevata predicibilità dei risultati, cosa fino a qualche anno fa impensabile. La personalizzazione dell'approccio chirurgico e protesico, basata sulle caratteristiche individuali del paziente, consente di ottenere risultati ottimali in termini di stabilità, funzionalità ed estetica.
La riabilitazione, punto per punto
1) Acquisizione dell'esame tomografico attraverso la Cone Beam.
2) Elaborazione digitale con software dedicati per modellare virtualmente gli impianti periostali sull'anatomia specifica del paziente.
3) Stampa 3D in SLM. Gli impianti periostali vengono prodotti utilizzando la tecnica di Laser Melting selettivo (SLM). Si utilizzano strati di polvere di titanio grado 5 che vengono sinterizzati da un raggio laser ad alta intensità per ottenere un oggetto tridimensionale.
4) Pulizia, decontaminazione, confezionamento e spedizione
5) Intervento chirurgico
Centro Medico Milano e impianti subperiostali, informazioni
Per informazione sugli impianti subperiostali, il Centro Medico Milano è a disposizione degli interessati nella sede di via Jacopo Palma 17 a Milano, tel. 02.39542385.