Memoria

Il sottopasso centrale intitolato all’ex sindaco Luigi Accorsi

Amministrò la città dal 1961 al 1975 cambiandone il volto e aprendola al mondo (fu tra l'altro il padre del gemellaggio con Ebolowa).

Il sottopasso centrale intitolato all’ex sindaco Luigi Accorsi

Il sottopasso centrale di Legnano ora porta il nome dell’ex sindaco Luigi Accorsi.

Il sottopasso centrale di Legnano è ora intitolato all’ex sindaco Luigi Accorsi

L’impegno nella costruzione della città della memoria continua attraverso gli spazi pubblici, dove si ricordano le personalità che, a livello nazionale e locale, hanno lasciato un segno con il loro operato nella vita del paese e della comunità legnanese. Tra queste figure spicca l’ingegnere Luigi Accorsi, che è stato sindaco della città per 14 anni, dal 1961 al 1975, lasciando in eredità opere importanti, tra cui il sottopasso inaugurato nel settembre di 60 anni fa.

Radice: “Ricordiamo una persona che ha lasciato tanto a questa città”

Domenica 21 dicembre, nell’area Ztl di via Venegoni, proprio quel sottopasso (che ha riunito le due parti della città separate dalla linea ferroviaria) è stato intitolato alla memoria di Accorsi. La cerimonia è stata aperta dall’intervento del sindaco Lorenzo Radice, che ha detto:

“È un momento importante perché ricordiamo una persona che ha lasciato tanto a questa città, con la quale abbiamo ancora il dovere di confrontarci dopo 60 anni, non solo per gli interventi realizzati, ma per capire lo spirito che c’era. In questi anni mi sono confrontato spesso con la sua storia, che è uno stimolo per chi ha l’onore e l’onere di amministrare, anche se il mondo attuale è completamente cambiato. Accorsi e l’assessore ai Lavori pubblici Carlo Mari erano due persone lungimiranti, capaci di guardare avanti e di puntare a obiettivi che potevano apparire molto lontani. Le loro scelte furono coraggiose, tra cui il gemellaggio con la città di Ebolowa, la creazione di un comitato per la salute per spingere gli industriali di quel periodo a lavorare in modo sano alla fine degli anni ’60, e la realizzazione di un primo progetto per un’area pedonale (che si concretizzò negli anni 2000). Questo sottopasso è un altro esempio dell’eredità che ci ha lasciato: lavorare tutti i giorni per metterci in connessione l’uno con l’altro, soprattutto in un momento attuale dove prevalgono gli interessi individuali. Quest’opera ha fatto svoltare la città con una simbologia fortissima, come quella dei ponti, e ha permesso di collegare una parte della città separata dalla ferrovia. Per 60 anni non ha avuto un nome, e da oggi dobbiamo ricordarci di lui ogni volta che passiamo dal sottopasso e attraversiamo la ferrovia”.

“Uomo serio, capace, onesto, forte delle sue idee e aperto al dialogo”

Il professor Giorgio Vecchio ha raccontato il percorso di Accorsi nella sua evoluzione personale:

“Quando ero piccolo, mi metteva a rilegare la sua raccolta del Corriere dei Piccoli. L’ho rivisto in altre occasioni e l’immagine che ho di lui è quella di una persona distinta, seria, autorevole per natura. Anni dopo abbiamo scoperto la sua passione per il collezionismo di materiale iconografico e tecnico relativo alle navi di rilievo internazionale, che oggi si trova al Museo tecnico navale di La Spezia. Non dobbiamo dimenticare la sua collaborazione con importanti riviste navali. Pur non essendo un legnanese doc, essendo nato a Bologna e arrivato alla Tosi nel ’37, dove divenne capo ufficio tecnico della marina, nella nostra città fece parte del Consiglio comunale dalle elezioni del ’46, con più mandati e un incarico provinciale. Nel 1960 divenne sindaco e fu una svolta per la città. Recenti studi hanno fatto emergere il ruolo trainante di Accorsi nella Federazione mondiale delle città gemellate, con una sede italiana a Legnano. Non è stato un sindaco modello, perché i tempi, le modalità e le culture cambiano, ma rimane nella memoria come un uomo serio, capace, onesto, forte delle sue idee e aperto al dialogo”.

“Continuiamo a godere delle cose che il nonno ha fatto per Legnano”

Dopo gli interventi, c’è stato lo scoprimento della targa, con la partecipazione di padre Fausto Lincio, nipote di Luigi Accorsi, parroco di Santa Teresa del Bambin Gesù a Legnano, che a fine cerimonia ha dichiarato:

“Quello che mi ha trasmesso la mamma rispetto al nonno sono state due cose: la prima è che, quando è venuto a mancare, si sono visti visitati da una folla di persone che non conoscevano e che erano state intercettate dall’opera del Comune in maniera silenziosa e nascosta; la seconda è un assoluto silenzio, con la discrezione di chi sta sul fondamento della concretezza che permette la costruzione di un territorio senza emergere di persona, ma basandosi su quello che si lascia. Questo è un sottopasso che permette la costruzione di un territorio. Ringrazio l’Amministrazione per questa iniziativa e continuiamo a godere delle cose che il nonno ha fatto per Legnano”.