Il sogno spezzato: "Chiudo per colpa delle tasse"

L'intervista alla 30enne corbettese Roberta Mazzola

Il sogno spezzato: "Chiudo per colpa delle tasse"
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Ci aveva creduto, con passione e determinazione, nonostante le difficoltà del fare il commerciante di vicinato oggi. Una laurea in economia in tasca, un bimbo piccolo da crescere, una concorrenza in crescita: nulla l’aveva fermata. Ma adesso, Roberta Mazzola, 30 anni, ha deciso di abbassare per sempre al saracinesca del suo «orto dell’Arcimboldo», martedì 31 luglio. Il motivo? Troppe tasse.

Sogno spezzato

Dopo sette anni, tanti bimbi cresciuti con la sua frutta e verdure fresche, tanti clienti accolti col sorriso, la giovane commerciante, a malincuore, ha detto basta.
E’ il segno di una società che non fa sconti, ma anche l’esempio di come, oggi, sia difficile conciliare lavoro e famiglia. «Chiudo con le lacrime agli occhi - ci racconta Roberta, mentre ancora sistema le sue primizie in bottega -. Questa per me è l’ultima settimana piena. Poi, tornerò a fare la mamma a tempo pieno, almeno per un po’. Ho dato tutta me stessa in questi anni e credo di lasciare un buon ricordo. La clientela non mancava e mi dava molte soddisfazioni. ma oggi non basta più».

Troppe tasse

Troppe le spese, che andavano a corrodere il guadagno, troppo risicato per chi ci dedicava, come lei, sei giorni su sette, dandosi da fare anche con le consegne a domicilio. E infatti l’orto dell’Arcimboldo si era ritagliato un suo «giro» di «innamorati» della qualità, capaci di apprezzare frutta e verdura selezionate, anche a km zero. Sul giornale in edicola trovate l'intervista completa.

 

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