Il Gamba de Legn rivive alla Roveda
L'artista Pino Deodato, autore dell'opera, e alcuni volontari hanno riqualificato in due giorni il noto murale alla Roveda.
Il passaggio del mitico Gamba de Legn, il tram della linea Milano-Magenta/Castano Primo, che si staglia sul muro di una casa di via San Massimo alla Roveda, frazione di Sedriano, è ormai un simbolo del paese e non solo.
Il restauro del murale
Un murale che ha un valore di memoria, d’arte, di cultura e di amicizia, che il tempo rischia di deteriorare. E proprio lo spirito di conservazione ha spinto i creatori dell’iconico dipinto a restaurarlo in un caldo fine settimana di metà giugno. Sabato e domenica infatti, l’autore materiale del murale, l’artista Pino Deodato, insieme a Massimo Colombo, Angelo Colombo, Rita Dorigo, Carla Resta e Claudia Nicola hanno montato le impalcature, hanno preso colori e pennelli e, in soli due giorni, hanno riportato ai vecchi fasti, dopo 42 anni dalla sua realizzazione, il bel dipinto del Gamba de Legn.
Le parole del pittore
Il murale era infatti stato realizzato nel 1981. L’idea della sua realizzazione è stata di Massimo Colombo che poi è riuscito a unire e coinvolgere diversi suoi amici e artisti di livello.
Ha spiegato Pino Deodato:
"Proprio dalla Roveda, dove si formava una strettoia, passava il famoso tram che partiva da piazzale Baracca a Milano e arrivava a Magenta. C’è una foto bellissima, realizzata da Costa, del Gamba de Legn che passa di lì e spruzza l’acqua ai lati. Abbiamo preso quell’immagine, confrontandola poi con il tram conservato al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Così in una notte del 1981, proiettando l’immagine sul muro, abbiamo realizzato l’opera. Ogni tanto poi Massimo ci richiama per restaurarlo e così è anche un modo per ritrovarsi. Nel corso del tempo abbiamo sempre mantenuto la struttura dell’opera, ma ho cambiato qualche dettaglio. Quest’anno per esempio ho disegnato un secondo passante, che avevo cancellato precedentemente. Adesso ci ritroveremo ancora fra qualche anno e saremo tutti lì, a dipingere ancora".