Il cuore dei rhodensi batte per Emergency
Grande partecipazione alla cena organizzata da Anpi, Acli e Comune per raccogliere fondi per realizzare un presidio sanitario a Gaza
Grande partecipazione all’iniziativa per Emergency organizzata da Anpi, Acli e Comune per un presidio sanitario a Gaza.
Raccolti 4.600 euro per realizzare un presidio sanitario a Gaza
Sono stati davvero tanti i cittadini che hanno partecipato alla cena svoltasi nella serata di venerdì nel salone dell’oratorio San Carlo. Oltre duecento le persone presenti che hanno destinato fondi a sostegno del progetto di Emergency di costruire un presidio sanitario per la cura dei civili, soprattutto bambini, vittime della guerra in corso. Grazie alla generosità dei presenti e a una lotteria organizzata nel corso della cena e animata dai volontari di Emergency e dall’ex sindaco di Rho Paola Pessina, sono stati consegnati ai rappresentanti di Emergency al termine della serata 4.600 euro.
Metà delle vittime di un conflitto sono donne e bambini
«Emergency opera in contesti davvero al limite – ha spiegato il rhodense Luca Radaelli, cui la città ha conferito tempo fa la benemerenza civica per il suo impegno con l’organizzazione fondata da Gino Strada - La guerra riduce le persone a numeri e cancella il diritto di vivere come si vorrebbe. Metà delle vittime di un conflitto sono donne e bambini, arriviamo al 90 per cento contando gli anziani o i ragazzi che non vogliono combattere. A Gaza si arriva a numeri imbarazzanti, sottostimati rispetto alla realtà dei fatti. Noi siamo riusciti a entrarvi più di un mese fa, stiamo gestendo un piccolo centro per la salute di base e speriamo di costruire un presidio sanitario».
Il presidente Anpi Mario Anzani: "Siamo qui oggi per contribuire a dare loro possibilità di cura e assistenza"
Il presidente di Anpi, Mario Anzani, per tutta la sera attivo in cucina con altri volontari, ha ringraziato tutti i presenti: «La vostra partecipazione significa una vicinanza al dramma che stanno vivendo la popolazione palestinese, i bambini palestinesi. Siamo qui oggi per contribuire a dare loro possibilità di cura e assistenza. Ma non basta. E’ necessario rilanciare la battaglia per la pace, combattere perché non ci sia più l’incremento delle spese per il riarmo militare, per la deterrenza delle spese per il nucleare».
Il presidente Acli Bassetti: Aderito con entusiasmo nel segno della bandiera della pace che è multicolore
Alessandro Bassetti delle Acli ha aggiunto: «Le Acli hanno aderito con entusiasmo nel segno della bandiera della pace che è multicolore. Tutte le persone di buona volontà, al di là del loro credo e della loro ideologia, devono fare in modo che la pace trionfi perché la guerra non è mai inevitabile ma la pace si può raggiungere». L’ultimo intervento è stato del sindaco Andrea Orlandi. «Sono più di 11mila i bambini morti, tanti i sogni spezzati. Io seguo account di giornalisti palestinesi che postano informazioni baipassando i blocchi: dobbiamo guardare in faccia quello che sta succedendo. Questo deve spingere la coscienza di ciascuno a capire che la guerra fa del male soprattutto a chi non ha possibilità di reagire perché debole e indifeso. Dobbiamo trasmetterlo a tutti, dai piccoli agli anziani, perché a volte gli adulti sono peggio dei bambini: i bimbi hanno bene in mente che la pace è un diritto e un dovere, in assemblee di adulti il messaggio non è così netto. Abbiamo tanto da fare, qui e a livello globale per restituire un mondo migliore rispetto a quello che ci è stato consegnato».
Emergency in via Madonna il 7 dicembre per la vendita di panettoni
Emergency sarà presente in via Madonna il 7 dicembre per la vendita di panettoni a sostegno del progetto di Gaza.