Il Corpo Filarmonico di Corbetta compie 130 anni
Sabato prossimo, 18 febbraio, nella sede dell'associazione di piazza XXV Aprile ci sarà la presentazione delle iniziative per l'anniversario
Da oltre un secolo accompagna con le sue note la vita degli abitanti di Corbetta: 130 anni durante i quali il Corpo Filarmonico Gaetano Donizetti è diventato qualcosa di più di una semplice banda cittadina. Oggi, in occasione di questo nuovo anniversario a cifra tonda, ne abbiamo approfondito la storia passata, presente e futura.
Il Corpo Filarmonico di Corbetta compie 130 anni
Storia che inizia nel lontano 1893 con il primissimo embrione dell’odierno Corpo Filarmonico: una piccola fanfara fondata da alcuni appassionati di musica e intitolata a Giuseppe Verdi. Le adesioni sono fin da subito numerose, tanto che già nel 1905 nacque il cosiddetto «Bandon», dal quale nel 1921 si separa il più piccolo «Bandin». Sarà proprio quest’ultimo a essere intitolato a Gaetano Donizetti, tramandando il suo nome fino ai nostri giorni.
"Fondamentalmente erano tutte persone che si trovavano insieme a suonare come fosse un classico dopolavoro» ci racconta Anna Meda, figlia dell’attuale presidente Carlo Meda e coordinatrice delle attività didattiche della banda".
Con la pausa della Seconda guerra mondiale i rapporti tra le due bande cittadine si riallacciano, al punto che nel 1946 avviene la riunificazione in un unico Corpo Filarmonico che perdura ancora oggi. Pochi anni dopo la direzione viene assunta dall’indimenticato maestro Aurelio Fanciosti, alla guida dei bandisti per oltre un cinquantennio.
Le attività contemporanee
Passano i decenni e la banda corbettese diventa sempre più un punto di riferimento musicale sul territorio, proprio in virtù della sua capacità di rinnovarsi mantenendo però elevata la qualità delle sue attività.
"In questi ultimi dieci anni – prosegue Anna Meda – ci stiamo ad esempio specializzando nell’esecuzione di repertorio originale per banda, allontanandoci dagli arrangiamenti d’opera a uso bandistico utilizzati negli anni ‘70 e ‘80, quando le bande servivano anche per consentire l’ascolto di musica sinfonica a chi non poteva permettersi di andare a teatro".
Qualità non solo nelle esecuzioni dunque, ma anche nella didattica; tanto da essere stata:
"una delle prime bande ad avere un maestro per ogni tipologia di strumento musicale. Abbiamo subito visto che con questa specificità la qualità aumenta e i risultati sono evidenti".
Oggi, dopo lo stop dovuto alla pandemia e «grazie allo stimolo di questo 130esimo», sta nascendo la nuova avventura del Corpo Filarmonico: il progetto di educazione musicale «Io Suono Io Sono» da poco partito nelle scuole elementari La Favorita e Aldo Moro di Corbetta:
"Abbiamo 230 bambini che stanno iniziando a suonare uno strumento. Grazie a questa iniziativa avremo in futuro le prime bande scolastiche in pieno stile americano».
Nuove generazioni di musicisti che assicureranno un degno futuro al Corpo. Ora però non resta che attendere sabato prossimo, 18 febbraio alle 15 nella sede del Corpo di piazza XXV Aprile, con la presentazione delle iniziative per i 130 anni di una banda «sempre un passo avanti e in continua evoluzione".