SOLIDARIETA' PER I MIGRANTI

Il Comune si illumina di verde: un segno di solidarietà per i migranti

Su sollecitazione del quotidiano Avvenire il palazzo ha deciso di fare la sua parte puntando i fari per tutte le feste natalizie

Il Comune si illumina di verde: un segno di solidarietà per i migranti
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Il Comune si illumina di verde: un segno di solidarietà per i migranti.

Al via Diamo luce, iniziativa a sfondo solidale nata su input di Marco Tarquinio

Si chiama Diamo luce alla solidarietà ed è una nuova iniziativa di sensibilizzazione nata dall’appello promosso dal direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio, con l’obiettivo di sensibilizzare tutti partendo dal complicato tema delle condizioni di vita dei migranti.

L'appello di Avvenire dopo Bielorussia e Polonia

Tutto è nato da un’iniziativa spontanea che si è diffusa al confine tra Bielorussia e Polonia, dove gli abitanti hanno preso l’abitudine di accendere lanterne verdi per indicare ai migranti la disponibilità della loro casa ad accoglierli e ad offrire loro un piatto e un letto caldi. Da qui è partito l’appello di Avvenire, che ha ripreso e rilanciato l’idea di accendere lanterne o luci verdi ovunque: alle finestre. sui balconi, nei presepi, ovunque, insomma, un segno di solidarietà.

L'adesione del Comune, il sindaco: "Iniziativa per restare umani"

A questa sollecitazione il Comune di Bollate, come altre amministrazioni che si stanno muovendo in tutta Italia, ha deciso di aderire illuminando di una calda luce verde il Municipio per tutto il periodo delle feste, da mercoledì 15 dicembre al 6 gennaio 2022.

“Alla Giunta comunale è piaciuto l’appello del direttore di Avvenire – ha detto il Sindaco di Bollate Francesco Vassallo – e in particolare la sua frase “restiamo umani”: credo che oggi ce ne sia la necessità. C’è bisogno di far emergere tutta la nostra umanità, di aiutare chi soffre, di essere accoglienti e vicini alle persone in difficoltà. Non solo i migranti ma anche le tante persone che, soprattutto a causa di questa pandemia, stanno subendo difficoltà nuove. In nome della dignità di cui ogni uomo ha diritto”.

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