digitalizzazione

Il Comune di Cesate entra ufficialmente nell’Archivio Nazionale dello Stato Civile

Un importante tassello in tema di evoluzione digitale

Il Comune di Cesate entra ufficialmente nell’Archivio Nazionale dello Stato Civile

Una novità per gli uffici comunali di Cesate che ridurrà i tempi per emissione delle pratiche

Dopo 160 anni, verranno dismessi i libroni cartacei istituiti nell’ 800

Il Comune di Cesate taglia un importante traguardo in tema di transizione digitale. Dopo il subentro nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e l’integrazione di queste nel registro delle liste elettorali, subentra ufficialmente anche l’Archivio Nazionale Informatizzato dei Registri dello Stato Civile (identificato con la sigla ANSC). Il passaggio al sistema digitale, che utilizza esclusivamente i servizi dal nuovo sistema per la formazione e l’iscrizione nell’archivio nazionale degli atti dello stato civile, comporta dopo 159 anni la dismissione dei registri cartacei in uso dal 1866 (lo Stato Civile fu istituito con Regio Decreto del novembre 1865). Con l’ingresso nell’ANSC gli atti della cittadinanza, di nascita, di matrimonio e unioni civile e tutto il resto saranno digitalizzati. Il passaggio è stato possibile grazie ai fondi Pnrr.

Una piattaforma accessibile da tutti i comuni

Il progetto ANSC rappresenta un passo fondamentale nell’ampliamento dei servizi digitali offerti dall’Anagrafe Nazionale. L’istituzione dell’ANSC ha visto la creazione di una piattaforma unica e centralizzata, raggiungibile contemporaneamente da tutti i comuni, che permette di gestire digitalmente le operazioni relative all’iscrizione, trascrizione, annotazione, conservazione e comunicazione degli atti nei registri dello stato civile. Un sistema avanzato, supportato dal Ministero dell’Interno e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che abbrevia i tempi di gestione di una pratica e dovrebbe anche ridurre i margini di errore. Gli atti di stato civile formati in ANSC possono essere sottoscritti dai dichiaranti identificati tramite la loro identità digitale (SPID o CIE); per casi particolari o per coloro che fossero sprovvisti di identità digitale, permane la possibilità di apporre la propria firma autografa.