L'aiuto per chi ha bisogno

Il Comune apre le porte ai bambini e alle donne ucraine

Accolte le prime dodici persone provenienti dall'Ucraina che saranno ospitate ad Abbiategrasso.

Il Comune apre le porte ai bambini e alle donne ucraine
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Le porte del prestigioso complesso monumentale dell’Annunciata di Legnano si sono aperte per l’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra.

L'arrivo dei primi profughi dall'Ucraina

Negli appartamenti all’interno dell’ex convento sono arrivati martedì 5 aprile in dodici, tra donne e bambini. Il numero massimo di persone che possono essere accolte in Annunciata è pari a trenta. L’accoglienza dei profughi è organizzata in stretta collaborazione e coordinamento con la Prefettura di Milano, cui saranno assegnati anche i fondi destinati all’emergenza e che sono sotto la diretta gestione del Ministero degli Interni. Il piano di accoglienza dei cittadini ucraini prevede infatti di privilegiare il rapporto con i sindaci e con il terzo settore; il legame con i Comuni assicura una maggior diffusione e sostenibilità dell'accoglienza sul territorio e anche un maggior coordinamento delle iniziative di generosità a livello locale, perché la rete della solidarietà è ampia e va convogliata
per assicurare sistemazioni nel contesto migliore possibile. Ed è esattamente quanto successo anche ad Abbiategrasso, dove dal primo giorno dell’arrivo degli ucraini è cominciata una vera e propria gara di solidarietà.

Dalla giornata di mercoledì 20 aprile la gestione degli ospiti è stata affidata alla cooperativa abbiatense Lule, in via d'urgenza fino al 31 luglio, in attesa della procedura negoziale definitiva.

Le dichiarazioni del sindaco e dell'assessore

“La prima cosa che mi sento di trasmettere è l’orgoglio derivante dall’essere sindaco di una città come Abbiategrasso, che per l’ennesima volta si è dimostrata comunità dal cuore grande”, dichiara il sindaco Cesare Nai, “pertanto voglio soltanto dire grazie ai tantissimi abbiatensi che hanno dato e stanno dando tempo, risorse e tutto quanto è servito e serve a predisporre l’accoglienza”.

L’assessore ai Servizi alla Persona Rosella Petrali aggiunge che “dal primo giorno la dimostrazione di generosità degli abbiatensi è stata eccezionale: chi ha portato acqua, chi ha preparato da mangiare, chi ha fornito prodotti per l’igiene. Le associazioni del terzo settore e le imprese private che sono intervenute generosamente sono tantissime: senza di loro, in attesa che Ministero degli Interni e Prefettura stanzino le risorse necessarie, non avremmo potuto dare a donne e bambini tutto quello di cui avevano e hanno bisogno. Abbiategrasso ha dato ancora una volta
dimostrazione della propria enorme forza solidale”.

Per la consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità Sara Valandro, impegnata sin dal primo giorno nell’opera di accoglienza in Annunciata, “tutto quanto sta accadendo è bellissimo. Sono state giornate faticose e molto dure, ma la felicità e i sorrisi di queste persone ripagano di ogni singolo sforzo fatto. La lezione che ne ricaviamo è semplice: tutti possiamo fare qualcosa, tutti dobbiamo fare qualcosa”.

Le associazioni e i privati coinvolti

Come detto, nel corso di queste prime due settimane di accoglienza sono davvero numerose le realtà del terzo settore e private coinvolte in questa prima fase. Le associazioni coinvolte sono: Protezione Civile, Portico della Solidarietà, San Vincenzo- Conferenza Santa Gianna Beretta Molla Abbiategrasso, Gruppo Samaritani Meraki, Gruppo La Cappelletta.

Le imprese e i privati: Gorla Utensili, Bennati Cassinetta, Igienpul, Mc Donald’s Abbiategrasso, Fusaro Itely Hairfashion, Icefor, il commerciante ambulante Marco, Giovanna Picelli, i Clown Dottori, Cascina Costa e Più Stili.

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