la protesta

Il comitato "No tangenziale" Vigevano-Malpensa in presidio

"Sono entrambe scelte scellerate perché azzereranno per sempre la morfologia, l’aspetto, le economie di un territorio, ad oggi, unico e prezioso"

Il comitato "No tangenziale" Vigevano-Malpensa in presidio
Pubblicato:

Il "Comitato no tangenziale" si troverà domenica e domenica 23 aprile sul territorio dove passerà la Vigevano-Malpensa per dire no a questa opera viabilistica che dovrebbe partire nei prossimi mesi.

Il comitato "No tangenziale" in presidio contro la Vigevano-Malpensa

"Il sud-ovest milanese, l’abbiatense e il magentino stanno per essere invasi da un fiume di asfalto e cemento - fanno sapere dal comitato - Il progetto ANAS per la Superstrada VIGEVANO/MAGENTA sembra in procinto di essere realizzato. Taglierà in due un territorio agricolo contraddistinto da un reticolo di fontanili e risorgive, mettendo a repentaglio un sistema idrico già fortemente compromesso dai cambiamenti climatici. Sarà l’ennesimo spreco, l’ennesima colata di asfalto fine a se stessa, perché, per chi non lo avesse ancora capito, la Superstrada NON porterà a Milano, ma partirà da Ozzero e terminerà a Magenta/Boffalora, sconvolgendo il territorio dei dieci comuni coinvolti e le vite delle persone che vi abitano. Al contempo, ad Abbiategrasso la giunta Nai, Essedue srl, Castoldi SPA vogliono devastare il PAGIANNUNZ (Parco Giardino dell'Annunziata) con una colata di cemento commerciale e residenziale di oltre trentamila metri quadri (negozi, ristorazione, case, box e parcheggi) distruggendo una delle aree agricole e naturali più interessanti del Parco del Ticino".

Scelte errate per il territorio

"Sono entrambe scelte scellerate perché azzereranno per sempre la morfologia, l’aspetto, le economie di un territorio, ad oggi, unico e prezioso - fanno sapere dal comitato - Verranno anni di cantieri in mezzo a noi, espropri, parcellizzazioni, bretelle e raccordi che, con un effetto a catena, porteranno altre bretelle e altri raccordi. Uno spreco rovinoso perché con semplici riqualificazioni avremmo già risolto (da tempo) gli atavici problemi del traffico locale. La devastazione di questo territorio rischia di essere imminente e irreversibile. Cambiano i governi, ma l'idea di futuro sembra essere sempre la stessa. Di questo passo il destino è catastrofico. Difendere i territori da progetti infrastrutturali devastanti imposti dall’alto è una sfida cruciale. Immaginare e costruire modelli di sviluppo che sappiano tutelare, riqualificare e valorizzare i territori, i paesaggi, l’agricoltura contadina, le culture e le colture locali, le esperienze autogestite, autonome, è il vero progresso. Dobbiamo esprimere come abitanti di questo territorio la nostra contrarietà a questi progetti e a questa politica che rischia di compromettere le nostre vite e quelle delle generazioni a venire".

Gli appuntamenti in programma

"Domenica 16 marzo ci troveremo a Castellazzo De' Barzi nel parcheggio del Centro Carni Valleticino, scelto come luogo simbolo perché irrimediabilmente cancellato da una colata di asfalto se questo progetto verrà realizzato. Ci troveremo insieme per guardare le mappe, per discutere delle ultime decisioni del Commissario Straordinario del Governo che ha chiuso la conferenza dei servizi infischiandosene dei pareri contrari degli enti del territorio. Guarderemo quello che rischia la cittadina di Robecco sfatando la narrazione che dice che saranno solo vantaggi per questo comune. Domenica 23 aprile dalle 10 fino a sera saremo al Folletto25603 di Abbiategrasso per un mercato contadino con gli agricoltori e i prodotti del territorio, pranzeremo insieme, studieremo il progetto, ci confronteremo e ascolteremo buona musica. Le risorse economiche pubbliche devono essere utilizzate per riqualificare le strade esistenti, per potenziare il servizio pubblico (treni e autobus locali), per realizzare reti di piste ciclabili d’interconnessione tra i comuni, per politiche virtuose, intelligenti, per un welfare pubblico moderno, per una sanità con ospedali e pronto soccorso efficienti, per superare la crisi economica, sociale e ambientale crescente".

Seguici sui nostri canali