Sala della comunità

Il cinema parrocchiale "cancella" il film di Ficarra e Picone su richiesta del parroco

Succede a Cuggiono. Don Angelo: "Non è una scelta di censura ma di coerenza con ciò che la parrocchia propone come cammino di fede".

Il cinema parrocchiale "cancella" il film di Ficarra e Picone su richiesta del parroco
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Annullata la proiezione del film di Ficarra e Picone "Santocielo".

"Santocielo", l'ultimo film di Ficarra e Picone, "cancellato" a Cuggiono

La pellicola doveva essere trasmessa nella Sala della comunità dell’oratorio di Cuggiono sabato 13 e domenica 14 gennaio ma non sarà così. Lo staff della Sala della comunità, su segnalazioni arrivate al parroco e da lui condivise, si è adoperato, seppure non condividendo totalmente le valutazioni, ma in ottica di collaborazione e rispetto dei ruoli, ad annullare la proiezione del film "Santocielo".

Il parroco don Angelo Sgobbi si è mosso su segnalazione di alcuni genitori

La decisione ha diviso i cittadini: in molti hanno gridato alla censura e parecchi invece hanno dato ragione al parroco don Angelo Sgobbi. Lo abbiamo sentito e ci ha spiegato che diversi genitori, letta la trama del film, gli hanno fatto presente che non era una pellicola da trasmettere in oratorio, da qui la decisione di toglierla dalla programmazione.

Il cinema parrocchiale "cancella" il film di Ficarra e Picone su richiesta del parroco
Il parroco don Angelo Sgobbi

"Colpito e offeso nella mia sensibilità di credente: non è censura ma coerenza"

Don Angelo ha poi spiegato in una nota di essere rimasto colpito nei suoi sentimenti umani e religiosi una volta approfondito il contenuto del film. Così ha scritto il parroco:

"Per me il fatto della nascita del Signore Gesù dalla Vergine Maria è un motivo di fede e di gioia profonda; ho trovato avvilente che si inventasse una storia parallela, con un secondo messia, con una gestazione maschile ed altro di pessimo gusto, solo per fare comica. Come me diverse persone si sono sentite offese nella loro sensibilità di credenti, così ho chiesto che si sostituisse la programmazione. Non è un problema vedere il film ma che almeno in oratorio non lo si proietti. Non è una scelta di censura ma di coerenza con ciò che la parrocchia propone come cammino di fede".

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