Traguardo

I "primi" cento anni di Luigi Pappagallo

Il bollatese festeggiato dai familiari e dal sindaco Vassallo

I "primi" cento anni di Luigi Pappagallo
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Luigi Pappagallo ha festeggiato a Bollate un traguardo unico. Proprio in città, dove da giovanissimo ha trovato casa e ha cresciuto la sua famiglia, è giunto ai suoi cent’anni.

Il giovane Luigi Pappagallo

Originario di Trinitapoli, la vita del buon Luigi non è mai stata semplice. Nato il 30 agosto 1923, aveva solo 8 anni quando suo papà è venuto a mancare e ha dovuto inevitabilmente contribuire in famiglia. Era poco più che bambino, infatti, quando ha cominciato a lavorare nei campi. Un mestiere duro, che ha dovuto interrompere solo quando è stato chiamato alle armi.

Chiamato alle armi

Luigi, infatti, è stato militare nell’aviazione a Foggia e quando aveva vent’anni è stato protagonista di un agguato delle truppe tedesche che si stavano ritirando. In momenti di concitazione, sulla fine del secondo conflitto mondiale, è stato fatto prigioniero dai tedeschi assieme ad altri suoi compagni. Per una ragione che non è mai apparsa chiara neanche a Luigi, le truppe hanno liberato lui e gli altri italiani negli Abruzzi, "concedendogli" la salvezza. Da lì, infatti, Luigi e i gli altri militari sono riusciti a tornare fino a casa... Anche se a piedi.

L'arrivo "al Nord"

Poi è arrivata la decisione, dopo la guerra, di trovare fortuna "al Nord". Luigi Pappagallo, come tanti altri meridionali che hanno affrontato il lungo viaggio con la valigia di cartone, è arrivato a Bollate con suo fratello e ha cominciato a cercare lavoro. Inizialmente faceva piccoli lavoretti e poi è riuscito ad avvicinarsi al mondo delle ferrovie. L’uomo, infatti, è stato manovratore per Ferrovie dello Stato per ben 37 anni, fino alla pensione.

I figli

In tutti questi anni in città, è riuscito a creare il proprio nido in via Monte Rosa, in quella che è diventata casa di famiglia. Dopo il suo arrivo a Bollate e dopo essersi sistemato con il lavoro, infatti, ha deciso di far venire su sua moglie. E’ in quel nido d’amore nel centro città che ha fatto crescere la sua famiglia e i suoi figli. Giovanni, il primogenito che oggi ha 70 anni e Annamaria, che di anni ne ha 62.
Nel 2012 l’amata moglie è venuta a mancare e Luigi ha continuato a vivere da solo nella loro stessa casa di via Monte Rosa.

Il "tuttofare"

"Nostro papà è rimasto da solo in casa fino all’anno scorso - ha raccontato il figlio Giovanni - E’ sempre stato autosufficiente, riusciva a cucinare ed aggiustare tutto ciò che si rompesse".

La grande virtù di Luigi, infatti, è sempre stata la capacità di essere "tuttofare":

"Mio papà non ha mai chiamato un tecnico, un elettricista: voleva fare tutto da solo. Se si rompeva la tapparella, la presa elettrica, qualsiasi cosa... Ci pensava lui - continua il figlio - Si affaccendava sopratutto in casa e nel cortile".

I festeggiamenti

Adesso Luigi è ospite alla Casa di Riposo Città di Bollate ed è lì che ha festeggiato i suoi cent’anni con la famiglia e gli altri ospiti: martedì, poi, è stato anche raggiunto dal sindaco Francesco Vassallo, che gli ha portato i più sinceri auguri dalla parte della comunità.

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