I pionieri della palla ovale si ritrovano dopo anni grazie al Rugby Rho
La squadra, fondata due anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, si è ritrovata al Molinello.
Quando loro giocavano a rugby erano i tempi epici della palla ovale a Rho. La squadra rhodense, fondata due anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, si fece subito rispettare tanto da arrivare, nel 1954, addirittura in serie A.
I palloni erano in cuoio, pesantissimi. E le docce, quando funzionavano, erano gelate
I palloni erano in cuoio, pesantissimi. E le docce - quando funzionavano - erano gelate. Sono i “pionieri” della società biancorossa del Molinello, oggi presieduta da Paolo Passarella. Over 75, sono rimasti in 25. E 14 hanno partecipato a un pranzo organizzato in loro onore domenica 13 ottobre nella sede rugbistica del Centro sportivo Molinello. A capitanare la “squadra” dei pionieri, seduta al tavolo d’onore, Roberto Montorfano, il decano rhodense, con i suoi 90 anni portati splendidamente.
Una vera e propria rimpatriata, dove, tra l’altro, sono stati raccontati aneddoti a non finire
Accanto a lui, Carlo Cardani e Angelino Maffi, entrambi classe 1936. Poi, in ordine cronologico, Giuseppe Perini e Ezio Radaelli, classe 1944, e Ambrogio Borghetti, nato nel 1948, papà di Alessandra, attuale assessore comunale allo Sport (che è intervenuta all’iniziativa portando i saluti dell’Amministrazione comunale ). E poi Giancarlo Bianchi, Vito Galli, Giancarlo Maggi, Ernesto Pravettoni, Giuseppe Procopio, Gianni Rovelli, Ernesto Scaglioni e Roberto Turri (il quindicesimo pioniere, Vittorio Magon, non è riuscito a partecipare al pranzo). E’ stata una vera e propria rimpatriata, dove, tra l’altro, sono stati raccontati aneddoti a non finire all’insegna dell’amarcord sportivo e non.
Dopo il pranzo, Montorfano ha dato il calcio d’inizio alla prima partita di Campionato contro il Cus Milano
Il pranzo - riuscitissimo - è stato organizzato dal Gruppo Vintage, formato da giocatori rhodensi non più in attività, che, nell’ambito del Rugby Rho, fra i suoi scopi, ha soprattutto quello di rafforzare lo spirito di appartenenza alla società, rafforzando il legame fra i non più giovani e le nuove generazioni. Fra le iniziative del neonato gruppo - come hanno spiegato Giancarlo Buga e Massimo Ferrari, giocatori non più in attività e fra i più attivi promotori -, la costituenda Biblioteca digitale della società biancorossa, che raccoglie le foto più significative dal 1947 ai giorni nostri. A questo proposito s’invitano tutti coloro che avessero fotografie nei cassetti a portarle al Molinello (il gruppo è presente ogni venerdì mattina nel bar della Club House). Saranno scannerizzate e restituite. In questo modo non andranno perdute e potranno essere messe a disposizione di tutti gli interessati. Dopo il pranzo, Roberto Montorfano ha dato il calcio d’inizio alla prima partita di Campionato contro il Cus Milano, indossando la storica maglia del 1960.