Convegno

"I corretti stili di vita" spiegati dai medici dell'Asst Rhodense

Il convegno organizzato dall'amministrazione comunale e dall'Asst Rhodense ha visto la partecipazione di numerosi esperti

"I corretti stili di vita" spiegati dai medici dell'Asst Rhodense
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Se prevenire è meglio che curare, allora divulgare e promuovere uno stile di vita sano può fare tutta la differenza del mondo: con questo spirito, nella serata di venerdì 11 aprile, è andato in scena “I corretti stili di vita: l’importanza della prevenzione”.

Parola d'ordine: prevenzione

L’evento, tenutosi presso l’auditorium La Filanda e organizzato dall’amministrazione comunale di Cornaredo in collaborazione con ASST Rhodense, ha toccato diversi temi e fornito spunti e suggerimenti interessanti per il vasto pubblico accorso: dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Corrado D’Urbano (particolarmente sensibile all’argomento, essendo un chirurgo e, di conseguenza, conoscendo l’importanza della prevenzione per evitare che piccoli segnali possano tramutarsi in patologie gravi), si sono susseguiti gli interventi dei vari esperti, moderati dalla dottoressa Franca Di Nuovo, direttore del dipartimento di prevenzione dell’ASST Rhodense.

Asst Rhodense

Il primo a prendere parola è stato il dottor Sergio Berra, specializzato in tutti i disturbi legati all’ipertensione: dopo aver definito questa problematica un “killer silenzioso” (poiché si fa sentire con il passare dell’età e, molto spesso, viene sottovalutata fino a che non causa guai seri), Berra ha dato dei semplici consigli per combatterla (camminare molto ed evitare il fumo a tutti i costi). Successivamente è stata la volta della dottoressa Sara Tenca, che ha parlato di un tema sempre più attuale: i disturbi dell’alimentazione, in aumento di circa il 40% a partire dalla pandemia. Le cause di queste patologie sono molto complesse, legate al contesto socioculturale di riferimento e alla sfera psicologica dell’individuo: è chiaro che, con i social che sono una vetrina per modelli di vita sempre più irrealistici e irraggiungibili, ad esserne colpiti siano per lo più i giovani, in particolare le donne. Per combatterli, è necessario un percorso psicologico personalizzato: «Essendo dei disturbi psicosomatici, per superarli è fondamentale guardarsi dentro e comprendere le proprie emozioni, senza aver paura di parlarne» ha dichiarato Tenca.

Dall'ipertensione al fumo

 

Dopo un breve intervento da parte del consigliere regionale Emanuele Monti (che ha evidenziato la necessità di lavorare sulla prevenzione in Lombardia, per fare in modo di non fermarsi alla teoria, ma di mettere in pratica i vari insegnamenti), è stato il turno del dottor Emanuele Giardina, esperto di diabete: dopo averne illustrato i due tipi, si è concentrato maggiormente sul tipo 2, riprendendo da Berra la definizione di “killer silenzioso”. In Italia sono circa 4 milioni le persone che soffrono di questa patologia (circa il 6% del totale) e ovviamente non sono mancati i suggerimenti per prevenirla: seguire un’alimentazione equilibrata, limitare zuccheri e grassi saturi, fare attività fisica regolare ed evitare fumo e alcol. L’ultimo intervento è stato quello della dottoressa Alessandra Tomasich, che ha parlato dei pericoli legati al fumo: «Quella da sigarette, è una delle dipendenze più difficili da cui uscire: questo perché è una dipendenza sia di tipo chimico, dal momento che il corpo entra in vere e proprie crisi d’astinenza da nicotina, che mentale, poiché quello della sigaretta è a tutti gli effetti un rito. Si fuma per regolare le proprie emozioni, per sentirsi rassicurati: un fumatore dà alle sigarette un potere straordinario, come se fossero la cura per tutto. Per uscirne, è necessario un percorso graduale, senza aver paura del fallimento: il trucco è spingersi oltre la propria zona di comfort per affrontare una volta per tutte il cambiamento».

 

 

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