I bambini della scuola Gajo nell'aula del Senato con una proposta di legge
Lunedì scorso c'è stato l'incontro tra la senatrice Paola Binetti e gli allievi parabiaghesi
Le classi quinte della scuola Gajo in visita a Palazzo Madama con... una proposta di legge.
Protagonisti gli allievi della scuola Gajo
«I ragazzi, nella loro riflessione su cosa mancasse alla scuola per renderli dei cittadini attivi, hanno evidenziato la necessità di calare le conoscenze e le abilità apprese tra le mura scolastiche nella realtà di tutti i giorni; infatti, la possibilità di essere partecipi in alcuni contesti lavorativi e sociali di loro interesse permetterebbe secondo loro di sperimentare sul campo e di “toccare con mano” le competenze richieste nella società, dando così senso al loro apprendimento scolastico». Sono state queste le carte vincenti giocate dagli studenti di quinta elementare della scuola Gajo che, lunedì, a Roma, hanno fatto visita alle aule del Senato della Repubblica al termine del progetto denominato «Vorrei una legge che... promuovesse una scuola pratica».
I partecipanti della trasferta romana
Un titolo che la dice lunga sul significato delle proposte cui gli studenti, insieme alle insegnanti Silvia Cerami e Alessia Campagnola, avevano lavorato negli ultimi tempi sulla scia dell’elaborato finale che è stato presentato alla Commissione lunedì quando, a Palazzo Madama, erano presenti la preside Sara Frattini, due insegnanti del team, due signore del personale Ata , il legale rappresentante della scuola don Felice Noè e il sindaco Raffaele Cucchi.
Il plauso della senatrice per la proposta di legge
Studenti, insegnanti, personale e cariche istituzionali hanno quindi incontrato la senatrice Paola Binetti che ha tessuto le lodi degli allievi parabiaghesi spiegandosi in questa maniera:
«Per capire come deve andare la Scuola bisogna ascoltare chi la scuola la vive tutti i giorni da protagonista: i bambini. Quelli di Parabiago, in particolare, vanno ringraziati per aver lavorato al Disegno di legge, dal quale, magari, potremo prendere spunto ripensando ad una scuola che esca dal portone della scuola».
La stessa senatrice ha infine ricordato l’importanza del lavoro svolto dalle insegnanti che quotidianamente intraprendono una missione ben precisa, quella di istruire le giovani generazioni sul senso dell’educazione civica. Un compito per nulla scontato che, a lungo termine, porta tuttavia ad avere dei cittadini più attivi e consapevoli rispetto al bene comune. Una trasferta di alto livello per gli allievi, tornati a casa galvanizzati dal plauso incassato nel Palazzo romano.