«Come difendersi dalle truffe». A spiegarlo alla cittadinanza di Sedriano sono stati ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, nella sala consiliare Mario Costa in piazza del Seminatore alcuni relatori intervenuti nel convegno gratuito promosso da Federconsumatori Ticino Olona e Cgil Spi con il patrocinio del Comune di Sedriano, anche a seguito di alcuni episodi in cui falsi tecnici si erano presentati alle abitazioni sostenendo di dover effettuare sopralluoghi per conto del Comune.
Il convegno
A dare quindi indicazioni ai cittadini sono stati, dopo l’introduzione di Lorenzo Infante e il saluto dell’Amministrazione comunale, i relatori Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Sedriano Luca Avitabile, il segretario generale di Spi Cgil Ticino Olona Umberto Colombo e infine Mario Santini, presidente di Federconsumatori Lombardia.
Grande partecipazione
«C’è stata una bella partecipazione alle due iniziative per difendersi dalle truffe: quella promossa dall’Associazione Pensionati Sedrianesi con il comandante dei Carabinieri lo scorso 15 ottobre nel salone Paolo VI, e quella di ieri, organizzata da Spi Cgil e Federconsumatori», commenta il sindaco Marco Re. In entrambe le occasioni è stato posto l’accento sui comportamenti e le precauzioni da adottare per difendersi dalle truffe, messe in atto soprattutto nei confronti di persone anziane.
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Alcune precauzioni
Tra le cautele suggerite innanzitutto quella di contattare sempre le forze dell’ordine chiamando il 112 o il Comando di Polizia Locale di Sedriano al numero 02.9022081. È stata poi sottolineata l’importanza di controllare ogni volta dallo spioncino prima di aprire e di chiedere sempre chi è. Tenere costantemente la porta protetta con il paletto o la catena di sicurezza e prendere l’abitudine di aprire sempre l’uscio senza togliere la catenella. Non fare entrare sconosciuti anche se vestono qualche uniforme, se dichiarano di essere idraulici ed elettricisti addetti alla manutenzione, postini, dipendenti di aziende del gas, del telefono o dell’Enel. Chiedere sia accompagnato dal portiere o dall’amministratore o da un vicino di casa conosciuto; se non c’è nessuno e si è soli, telefonare all’ufficio dell’ente a cui lo sconosciuto dichiara di appartenere (cercando il numero sull’elenco, non facendoselo dare dall’estraneo). Inutile farsi mostrare il tesserino di riconoscimento perché in genere i malintenzionati ne hanno uno falso e lo mostrano di loro iniziativa, per conquistare la fiducia delle potenziali vittime.