Grande festa per i 100 anni di bisnonna Benvenuta
La città di Magenta ha una nuova centenaria: la signora Benvenuta Severino che ha festeggiato il traguardo con famiglia e Amministrazione Comunale
Cent’anni interamente dedicati al lavoro e all’amore della propria famiglia. Ha spento nelle scorse settimane ben cento candeline la signora Benvenuta Severino, festeggiata dai propri cari e dal Comune di Magenta con il sindaco Luca Del Gobbo e dall’assessore Mariarosa Cuciniello che hanno portato i saluti ufficiali dell’esecutivo cittadino per una donna che ha varcato la soglia del secolo di vita.
Grande festa per i 100 anni di bisnonna Benvenuta
La storia della bisnonna Benvenuta parte però da molto lontano, dal lato opposto della nostra penisola, in particolare da Caltagirone, una cittadina siciliana in provincia di Catania. Ed è proprio vicino ad una delle scalinate più belle di tutta Italia che la signora è nata nel lontano 1923.
Cresciuta in Sicilia, sin da giovane ha iniziato la professione della sarta che non ha mai interrotto e che l’ha accompagnata fino alla pensione. Negli anni ‘40 poi la svolta della propria vita: il matrimonio con il suo amato marito, Giuseppe Severino. Un amore dal quale sono nati tre figli: Pina, Tina e Giacomo.
La storia di Benvenuta e della sua famiglia è una di quelle storie che accomunano tante famiglie del sud nell’immediato dopoguerra con un trasferimento dal meridione verso il nord e in questo caso proprio Magenta.
«Con i genitori ci siamo trasferiti in città nel 1958 - racconta la figlia Pina - Abbiamo fortunatamente trovato una casa in via Espinasse e li ci siamo stabiliti. Mio papà ha trovato lavoro alla Cincinnati di Sedriano, mentre mia mamma ha continuato a fare la sarta».
Una sarta eccezionale
Non una sarta qualsiasi, la signora Benvenuta con le sue mani creava dei veri e propri capolavori ed erano in tanti in città che si rivolgevano a lei sia per realizzare dei vestiti, sia per qualche aggiustatina a degli abiti comprati, ma non solo. La donna era veramente fenomenale anche nella realizzazione di tovaglie, centrini e centrotavola all’uncinetto e al tombolo. Un talento abbinato anche ad un grande cuore perchè la donna per 50 anni è andata in pellegrinaggio a Lourdes e tutti gli anni portava coperte di lana realizzate da lei per le persone in carrozzina. Inoltre ha realizzato anche una tovaglia all'uncinetto che è stata messa all'altare di Bernadette.
«In tanti la chiamavano proprio per via della sua bravura - prosegue la figlia Pina - Si era creata un bel giro qui in città. Mamma ha sempre lavorato da casa e si è sempre divisa tra la sua occupazione e la famiglia dandoci sempre il 100%. Poi nel 1971 purtroppo il papà è venuto a mancare e si è dovuta rimboccare ancor di più le maniche».
Di fronte però ad una storia di così grande longevità la domanda sorge quasi spontanea, qual è il segreto per riuscire ad arrivare ai 100 anni?
«Mamma è ancora lucida, seppur allettata - prosegue la figlia Pina - Credo che il modo in cui sia riuscita ad arrivare a questa età è proprio legata al suo carattere e alla sua vitalità. Mamma è sempre stata una donna molto forte con un carattere granitico. È sempre stata dotata di una fibra d’altri tempi. Al giorno d’oggi persone così non ce ne sono più. Ed è proprio per questo che è riuscita ad arrivare a questa età».
Nelle scorse settimane come detto, bisnonna Benvenuta è stata poi attorniata dall’amore di tutta la sua famiglia: i suoi tre figli, i nipoti e i tre bisnipoti per celebrare questo bellissimo traguardo. Un momento ricchissimo di emozioni al quale, come detto, hanno partecipato anche il sindaco Del Gobbo e l’assessore Cuciniello, ma non solo: anche due musicisti che con pianoforte e violino hanno festeggiato i 100 anni di questa grandissima bisnonna magentina.