Pregnana

Gli studenti della Rizzoli incontrano i genitori di Dodò

Il partecipato momento educativo

Gli studenti della Rizzoli incontrano i genitori di Dodò
Pubblicato:

La scuola secondaria «Rizzoli» di Pregnana Milanese, tramite la sua Commissione Legalità composta dalle professoresse Michela Rossi, Alessia Tolomeo e Silvia Vajna de Pava con l’associazione Libera, ha ospitato presso l’auditorium di via Varese i genitori di Domenico “Dodò” Gabriele, undicenne crotonese vittima di mafia nel 2009.

Scuola Rizzoli Pregnana

Davanti a un pubblico composto dalle classi seconde, che hanno affrontato nelle ore di compresenza di Italiano con Geostoria il percorso sulla mafia, è stato proiettato un documentario sulla vita di Domenico, all’insegna dell’impegno a scuola, della bontà d’animo e della passione per il calcio.

È la sera del 25 giugno 2009 quando due sicari irrompono sul campetto di calcio dove sta giocando anche Dodò: l’obiettivo è Gabriele Marrazzo, giovane legato alla malavita locale, ucciso sul colpo, ma viene coinvolto nella sparatoria anche il piccolo Domenico, che morirà solo dopo un calvario di tre mesi, il 20 settembre.

Domenico Dodò Gabriele

Le testimonianze dei compagni di scuola, la clip dell’ex calciatore Alessandro Del Piero, idolo del piccolo, impegnatosi anche lui nel suo ricordo, infine la foto di Dodò hanno colpito gli studenti.
Dopo la proiezione, ha preso la parola il padre di Domenico, Giovanni Gabriele: «La mafia non ha nulla a che fare con l’onore, se è tanto spregiudicata da far fuoco in un campo da calcio frequentato da bambini - ha sottolineato - Dodò non è morto perché era nel posto sbagliato al momento sbagliato: d’altronde, per le vittime innocenti non possono esserci posti e momenti sbagliati, semmai al posto e al momento sbagliato c’è sempre e solo la mafia».
Voce rotta dalla commozione quella della madre di Dodò, Francesca Anastasio, che, insieme al marito, ha risposto alle domande dei ragazzi. Questa è stata l’occasione per Giovanni e Francesca per parlare anche del loro impegno a incontrare in tutta Italia i più giovani e ribadire che cultura e istruzione sono le uniche vere armi che, se coltivate sin da piccoli, sono in grado di disarmare la mafia, sottraendole manovalanza.

 

Giovanni e Francesca

Dopo la consegna ai genitori di Dodò di un omaggio floreale, si è concluso un evento che ha permesso ai ragazzi di arricchire la propria consapevolezza sulla mafia grazie alla viva voce e alla memoria viva di chi ne porta direttamente il peso.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali