Gli ospedali di Rho e Garbagnate al top per l'attenzione verso le donne
Le due strutture ospedaliere hanno ricevuto due bollini rosa per il lavoro svolto fino a ora
Gli ospedali di Rho e Garbagnate Milanese sono stati insigniti di due bollini rosa come riconoscimento per l'attenzione e la prevenzione di patologie prettamente femminili.
Un riconoscimento per il lavoro fatto
A riconoscere l'ottimo lavoro fatto dai due ospedali è stata la fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2022-2023 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Due i bollini assegnati all’ospedale di Rho e due all’ospedale di Garbagnate.
“La decima edizione dei Bollini Rosa, ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – ha affermato Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda - Questo rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza”.
Valutati decine di questionari
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.
Tra i criteri di valutazione tenuti in considerazione, c'è la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico- assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented. L’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.