Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate: la storica caserma “Cinque Giornate" sarà aperta
Un luogo storico, segnato dalla partecipazione ai moti insurrezionali del 1848 e dalla liberazione dal giogo nazi-fascista
In occasione del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, il 4 novembre, la Guardia di finanza, quale Corpo di polizia ad ordinamento militare e parte integrante delle Forze armate italiane, parteciperà agli eventi collaterali organizzati, anche a Milano, sotto l’egida dello Stato Maggiore della Difesa.
Giorno dell’unità nazionale e Giornata delle Forze armate la storica caserma “Cinque Giornate" sarà aperta
Quest’anno il filo conduttore delle varie manifestazioni sarà la ricorrenza del centenario della tumulazione nell’Altare della Patria del Milite Ignoto, Soldato simbolo di tutti i Caduti. Tra le iniziative in programma a Milano la Guardia di finanza, il prossimo 4 novembre, dalle ore 09.00 alle 12.00, aprirà la storica caserma “Cinque Giornate”, di via Melchiorre Gioia, 5, sede del Comando Regionale Lombardia. In occasione della visita alla caserma si potrà accedere al Salone Riunioni, ove verrà allestita una mostra fotografica e saranno esposte alcune divise storiche, mentre nella Piazza d’Armi saranno posizionati alcuni mezzi di ultima assegnazione al Corpo e sarà possibile assistere a simulazioni di ricerca di sostanze stupefacenti effettuate con l’ausilio delle unità cinofile antidroga. Sempre in città, in Galleria Vittorio Emanuele II, alla boutique “Luisa Spagnoli”, saranno invece esposti cimeli, divise e foto celebrative di alcuni dei momenti fondamentali della storia del Corpo.
La storia della Caserma "Cinque Giornate
Luogo ricco di storia, a partire dall’intitolazione che evoca la partecipazione della Guardia di finanza ai moti insurrezionali del 1848, quando durante le storiche cinque giornate di Milano, i finanzieri lombardi, postisi agli ordini del governo provvisorio, si batterono nelle strade della città, accanto ai milanesi, per liberarla dall’esercito austriaco, riuscendo nell’impresa. Come riporta un’epica frase di quel tempo: “scelsero piuttosto di essere cittadini flagellati che non flagellatori dei propri fratelli”. Poco meno di un secolo dopo, i finanzieri milanesi contribuiranno in maniera decisiva alla liberazione di Milano dal giogo nazi-fascista.
La sera del 25 aprile 1945, un reggimento composto da 400 finanzieri, con alla testa il colonnello Alfredo Malgeri, comandante della III Legione di Milano, uscì dalla caserma “Cinque Giornate” e occupò i siti strategici della città: la Prefettura, il Municipio, il Palazzo della Provincia e la stazione dell’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), per poi consegnarli alle nuove autorità democratiche designate dal comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia.