Intervista

Gioele Asquini è ufficialmente sacerdote

Il nuovo don, originario di Legnano, è attesa di sapere in quale parrocchia presterà servizio.

Gioele Asquini è ufficialmente sacerdote
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Gioele Asquini è stato ufficialmente ordinato sacerdote e Legnano lo ha festeggiato per l’avvio dell'avventura.

«La mia fede è nata facendo il Cammino di Santiago»

Il 34enne legnanese, che è stato ordinato sabato 8 giugno nel Duomo di Milano, sta aspettando di conoscere in quale parrocchia preseterà servizio. Intanto così racconta la sua vocazione:

«Ho sempre frequentato l’oratorio da ragazzo andando a messa tutte le domeniche, la fede si è rivitalizzata durante il Cammino di Santiago svolto nel 2015 con l’oratorio di Cerro Maggiore e con l’Azione Cattolica Ambrosiana, svolgendo l’iniziativa 3P, fornendo pasti caldi ai senzatetto, questo incontro mi ha ricordato Gesù, nel vangelo c’è una frase molto bella “io sarò dei poveri”, questa esperienza mi ha cambiato tanto, voglio aiutare gli altri. Questi eventi della mia vita hanno caratterizzato la decisione di intraprendere un percorso sviluppato sulla cristianità».

Quando è entrato in seminario?

«Nel 2017 sono entrato per la prima volta in seminario, eravamo in 17, sette anni sono lunghi, il cammino è stato lungo e impegnativo ma è stato molto bello approfondire la fede. Ho collaborato durante il mio quarto anno di seminario al Policlinico di Milano, facevo solo il fine settimana, ero in reparto con le persone purtroppo malate di leucemia, lì, vedi la sofferenza ma ti aiuta a crescere».

Qual è il suo desiderio riguardante la sua nuova parrocchia?

«Desidero trovare un buon parroco, un santo parroco, che sia affine a me, che comprenda i miei limiti e che sia attento alla gente, distribuendo amore. Spero di trovare una buona comunità».

Che emozioni ha provato durante la festa in Duomo l’8 e il 9 giugno?

«È stato un weekend complicato, è iniziato alle 9 di mattina, ci siamo sdraiati per terra sentendo la preghiera; c’erano 4000/5000 persone, ero emozionato, definisco quel fine settimana confuso perché tanta gente ti saluta e vuole la tua benedizione, ci si scorda anche come si fa la messa dalla grande emozione, ma anche un weekend molto felice, trasformare il pane in corpo di cristo e il vino in sangue, per me è un’emozione unica. Quando sono tornato in “patria”, la mia comunità San Paolo mi ha accolto a braccia aperte, i ragazzi e le persone della comunità mi hanno festeggiato e domenica abbiamo commemorato la giornata con un bel pranzo. Mi ha commosso la partecipazione del Palio alla mia prima messa, ho passato tanti anni in Contrada e nell’organizzazione; mi è stata vicina anche la società in cui ho fatto per anni basket, Kolbe Legnano».

Domenica 16 la festa per don Gioele a Gallarate

A Gallarate, intanto, è tutto pronto per il ricco canovaccio di eventi religiosi che avranno come protagonista proprio don Gioele. Il tutto si terrà domenica a partire dalle 10, quando ci sarà la messa nello scenario della Basilica gallaratese. Alle 12.30 il pranzo comunitario che verrà ospitato all’oratorio di Cedrate. Nel pomeriggio, alle 16, il video ricordo di don Gioele, a cui faranno seguito la preghiera vocazionale, la torta e il brindisi.
Il menù prevede antipasto, lasagna e gelato.

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