Gestione delle farmacie comunali: il tribunale ha dato ragione al Comune
La licenza della Farmacia è ritornata in pieno possesso del Comune e l’attività è proseguita e prosegue tuttora in regime di liquidazione
Il Tribunale di Milano ha dato ragione al Comune di Vittuone: lo scioglimento della società a capo della gestione della Farmacia Comunale è legittimo e motivato. Una vicenda complessa che, dopo anni, si è finalmente conclusa con una vittoria per l’Amministrazione comunale.
Gestione delle farmacie comunali: il tribunale ha dato ragione al Comune
Nel consiglio comunale del 15 novembre 2022 è stato deciso che la Farmacia comunale di Vittuone tornasse a essere gestita direttamente dal Comune e non più da una società mista pubblico-privato come era stato per anni. Questo perché il socio privato non rispettava più da tempo i requisiti previsti nel bando di gara.
In quel consiglio comunale le minoranze lasciarono l’aula lamentandosi di non aver avuto sufficiente documentazione relativamente all’argomento in trattazione. Durante quella seduta era presente anche il Consulente incaricato dal Comune, esperto in diritto societario, proprio per rispondere alle richieste di chiarimenti da parte delle minoranze.
"Uscire dall’aula non serve di certo ad approfondire gli argomenti, ma è utile a scatenare il solito rumore mediatico - commenta l'Amministrazione comunale - In quell’occasione, le minoranze dimostrarono ancora una volta di tenere più ad apparire sui giornali che approfondire e dibattere di tematiche di notevole importanza per la nostra comunità".
I passi successivi
La decisione dello scioglimento e messa in liquidazione della società è stata poi ratificata in data 10 gennaio nell’Assemblea dei Soci della Farmacia Comunale. La licenza della Farmacia è pertanto ritornata in pieno possesso del Comune e l’attività è proseguita e prosegue tuttora in regime di liquidazione senza interruzione alcuna del pubblico servizio.
Nella seduta di lunedì 20 febbraio 2023 in Consiglio comunale è stata discussa la possibile modalità di gestione della Farmacia Comunale. In tale seduta il consulente del Comune ha presentato i diversi modelli di gestione e il Consiglio ha deliberato a favore della “concessione”. La delibera è stata approvata con il voto della maggioranza e l’astensione delle minoranze.
La decisione del tribunale
Nel contempo, il Socio Privato Farmacia Pasubio di Cristina Tosi SAS ha fatto ricorso sia al TAR Lombardia sia al Tribunale di Milano impugnando la delibera di scioglimento della società. La sentenza del Tribunale di Milano ha respinto integralmente il giudizio promosso dal Socio Privato, condannandolo alla refusione delle spese di lite, comprese quelle della fase cautelare e del reclamo.
In particolare, il Giudice, anche in considerazione delle chiare statuizioni del TAR Lombardia, ha ribadito “le già argomentate motivazioni emesse nella fase cautelare e di reclamo rispetto alla assenza di qualsivoglia elemento di illegittimità nella delibera impugnata”.
Inoltre, il Tribunale ha evidenziato come “nel caso di specie non sussistano i presupposti per l’annullamento della delibera impugnata” atteso che – viceversa - “sussistono numerosi elementi idonei a rappresentare una gestione dell’affidamento del servizio farmaceutico in capo alla parte ricorrente non in linea con il contratto di appalto del 2009, con lo statuto della società resistente e con il contratto di servizio del 2011 tra il Comune e la società esistente”.
Decisione del Comune in linea con quanto emerso
Peraltro – osserva ancora il Tribunale - “il Comune di Vittuone non ha semplicemente scelto di sostituire il socio privato con un altro bensì ha scelto di mutare radicalmente il modello gestorio relativo all’affidamento del servizio comunale, in conseguenza dei numerosi aspetti critici relativi all’affidamento del servizio alla società attrice. Nella sostanza, quindi, in adesione all’orientamento richiamato della Cassazione, non emergono quei profili di irrazionalità, mala fede, di volontà esclusivamente finalizzata al danneggiamento della minoranza tali da giustificare l’intervento dell’autorità giudiziaria nell’ambito della scelta del socio di maggioranza di volere liquidare la società. Emergono, invece, elementi che rendono la decisione del Comune del tutto in linea con quanto documentalmente emerso, ossia una gestione non rispettosa dei contratti da parte della società attrice ed una situazione di sottoposizione della gestione farmaceutica ad altre entità che non erano state preventivate quando il Comune aveva deciso di svolgere la gara a doppio oggetto”.
Il commento dell'Amministrazione
"Si tratta dunque di un risultato di grande soddisfazione, che premia e conferma totalmente la bontà delle tesi e la legittimità e l’oculatezza dell’operato dell’Amministrazione Comunale.
Si deve evidenziare che questa situazione poteva essere risolta da anni, ma la precedente amministrazione ha preferito mettere la testa sotto la sabbia davanti a una palese illegittimità della circostanza. Grazie alla determinazione dell’Amministrazione Bonfadini, il Comune di Vittuone ha ottenuto giustizia. Si sta già lavorando con i consulenti incaricati per redigere il bando di gara per la concessione della farmacia comunale a un nuovo operatore. Questa scelta porterà notevoli benefici economici al Comune e, di conseguenza, alla comunità".