Genius loci: Franco Moschino...è tornato
La mostra sarà aperta dal 5 al 21 aprile nei Sotterranei del Castello Visconteo e nella Chiesa Santa Maria Vecchia
Presentato oggi, 26 marzo 2024, il progetto “Genius loci: Franco Moschino XXX anni dal kaos” alla Fondazione TOG in Viale Livigno a Milano. Parterre delle grandi occasioni per celebrare il geniale stilista di Abbiategrasso a 30 anni dalla sua scomparsa. Con questo evento parte quello che hanno definito “l’anno Moschiniano”, una serie di eventi che coinvolgerà vari soggetti della città del Leone per ricordare un’icona della moda, nata ad Abbiategrasso e molto legato alla sua terra.
Franco Mochino….è tornato
La mostra, una retrospettiva sulla figura di Franco in quanto uomo, più che su Moschino come stilista: con la rassegna “Genius Loci: Franco Moschino- xxx anni dal kaos, la città di Abbiategrasso, vuole celebrare il proprio concittadino restituendogli un racconto fatto quotidianità, attraverso le testimonianze di chi ha condiviso con lui l’amore per il suo territorio.
Mostra nei Sotterranei del Castello Visconteo e nella Chiesa Santa Maria Vecchia
Nunzia Fontana, presidente dell’associazione Iniziativa Donna, una delle realtà cittadini coinvolte nel progetto, ha introdotto, con visibile emozione, l’evento ricordando:
“Con Franco dividevo i viaggi in treno verso Milano, lui rappresentava la voglia di rottura e di frattura della società di quel periodo storico , gli anni ottanta – ha detto Nunzia – Franco raccontava questa sua visione. Sarà un anno ricco di eventi in suo onore. Abbiamo anche fatto richiesta perché nel 2025, se l’istanza sarà accolta, per l’emissione di un francobollo dedicato a lui, oltre all’annullo temporaneo che sarà in concomitanza con l’inaugurazione della mostra”.
La mostra sarà aperta dal 5 al 21 aprile in due luoghi simbolo della città, molto apprezzati da Moschino : Sotterranei del Castello Visconteo e la Chiesa Santa Maria Vecchia.
“Ricordo quando da ragazzi prendevamo la stessa corriera per andare a scuola a Milano. La maggior parte dei passeggeri erano operai o lavoratori e io e Franco eravamo gli unici dall’aspetto eclettico, fuori dalle righe. Mi sentivo vicino al suo modo di essere – aggiunge Alberto Clementi, architetto , concittadino e direttore artistico della mostra – Frequentavamo un contesto storico incredibile. Abbiamo molte cose in comune. La città di Abbiategrasso ha bisogno di una scossa in un periodo grigio come quello che sta vivendo. Valorizzare Moschino è il punto di partenza , rendendogli onore nel miglior modo possibile”.