Fucilati alla fine della guerra: verranno ricordati il 25 aprile
Il libro sarà presentato nei Municipi di Gaggiano il 22 aprile alle 21, di Rosate il 24 aprile alle 16, di Binasco il 25 aprile alle 2.
Erano stati liberati in 127 da un campo di prigionia ma due giorni dopo sono stati ripresi dai tedeschi e fucilati: la loro storia sarà raccontata a Gaggiano, Rosate e Binasco per il 25 aprile.
Una storia per troppo tempo dimenticata
In un campo di prigionia a Treuenbrietzen, sulla strada per Berlino, sono stati rinchiusi fra il settembre 1943 e l’aprile 1945 più di cento militari italiani, finiti nelle mani dei tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre. Il 21 aprile 1945 un reparto dell’Armata Rossa li ha liberati, raccomandando loro di non allontanarsi in quanto la
zona era al centro di continui combattimenti. Due giorni dopo il campo è stato nuovamente occupato da un reparto della Wehrmacht e gli italiani, tornati prigionieri, sono stati incolonnati e fucilati, infine sepolti in una fossa comune. Un crimine di guerra sul quale non si è mai indagato, venuto a conoscenza grazie alla testimonianza di chi, fortunosamente scampato all’eccidio, ne ha parlato solamente molti anni dopo.
Molti i giovani morti di Binasco, Gaggiano e Rosate
Fra i morti c’erano tre giovani avieri provenienti da Comuni del nostro territorio: Binasco, Gaggiano e Rosate. Il Rachinaldo, circolo gaggianese per la ricerca sulla storia locale, ha ricostruite le storie dei tre sfortunati concittadini che, avendo rifiutato l’arruolamento nelle file della Repubblica di Salò, sono finiti in prigionia e uccisi proprio alla vigilia della Liberazione.
Il libro, dal titolo “Germania 1945, uccisi 127, colpevoli nessuno”, sarà presentato nei Municipi di Gaggiano il 22 aprile alle ore 21,00; di Rosate il 24 aprile alle ore 16 e 30; di Binasco il 25 aprile alle ore 21,00.