Fratellanza e incontro al Festival delle Culture
Musica, ricette e tanti racconti di abitanti di paesi lontani che per un giorno si sono ritrovati nella piazza centrale di Rho dove vivono

Il Festival delle Culture, simbolo di fratellanza e incontro tra genti e culture, è diventato patrimonio di Rho.
L'evento patrocinato dalla cooperativa Intrecci e #Oltreiperimetri, patrocinata dal Comune e da Regione Lombardia
Si tratta della manifestazione che ci spinge a guardare con occhi nuovi le comunità straniere presenti in città, grazie a un appuntamento che, dal suo esordio, ha promosso l’incontro con le diverse culture e tradizioni e il valore di un’integrazione pacifica. Se oggi conosciamo e apprezziamo le musiche, le ricette, i racconti di Paesi lontani, se oggi abbiamo amici africani, palestinesi, armeni, slavi, sudamericani o indiani, è anche grazie al lavoro straordinario condotto dagli amici del Consiglio cittadino Migranti di Rho, presieduto da Anzhela Kilat e dall’Associazione Multiculturale Oasi che organizzano da oltre dieci anni l’evento, in collaborazione con la cooperativa sociale Intrecci e #Oltreiperimetri, patrocinata dal Comune e dalla Regione Lombardia.
Successo per la mostra dei disegni dei bambini delle scuole primarie
La manifestazione si è svolta sabato in piazza San Vittore dove accanto alle tradizionali esibizioni dei gruppi di ballo, canti e racconti di diversi Paesi, c’era la mostra dei disegni di bambini delle scuole primarie che hanno partecipato al concorso «Le differenze che uniscono», una iniziativa che ha coinvolto gli assessorati alla Cultura di Valentina Giro e Scuola di Paolo Bianchi, la Cooperativa Sociale Intrecci e #Oltreiperimetri: i vincitori sono stati premiati dal sindaco Andrea Orlandi e dal vicesindaco Maria Rita Vergani.
Grande successo per i gruppi che si sono esibiti sul palco nella centralissima piazza
Grande successo per i gruppi che si sono esibiti sul palco nella centralissima piazza: il primo è stato il Gruppo «El Salvador es danza», a seguire il gruppo cinese della «Chiesa di Dio Onnipotente», il coro dei bambini e ragazzi della «Lega Culturale Islamica Italo Araba» di Rho, il gruppo «Danzatrici dello Sri Lanka», la formazione romeno-moldava «Vatra», il Gruppo Africano «Benin Brothers». Molto partecipati sono stati i laboratori per bambini inseriti nel progetto Senza Frontiere e non sono man