Fiaccolata per la pace in Ucraina
Molto partecipata l'iniziativa promossa dal Comune. L'appello del Comitato accoglienza bambini di Chernobyl: "Aiutateci a salvare i nostri bimbi"
Fiaccolata a Dairago per la pace in Ucraina: grande partecipazione.
Fiaccolata contro la guerra
Molto partecipata la fiaccolata per la pace in Ucraina promossa dal Comune di Dairago. L'evento si è svolto la sera di ieri, martedì 9 marzo 2022. In tanti si sono ritrovati davanti al municipio, tutti con una candela in mano. Poi il corteo ha proseguito fino alla chiesa parrocchiale dove si è svolto un momento di preghiera. Ad aprire il corteo due striscioni realizzati e sorretti dai bambini e ragazzi delle scuole con le scritte "Non è bello ciò che è bellico ma è bello ciò che è pace" e "Non c'è via per la pace perchè la pace è la via".
Gli interventi
"Non dobbiamo restare indifferenti davanti alle devastazioni e alla morte di tanti innocenti così come alla fuga di tanti - ha affermato il sindaco Paola Rolfi - La pandemia ci ha insegnato che non può esistere un mondo con divisioni; occorre guardare avanti immaginando e costruendo un futuro in cui la guerra non trovi più spazio nella storia e dove il dialogo sia la soluzione dei conflitti. Come detto da Papa Francesco, ogni guerra lascia il mondo peggiore di come era prima; la guerra è fallimento della politica e dell'Umanità, una sconfitta di fronte alle forze del male".
Rolfi ha fortemente voluto poi l'intervento di Marita Maggioni, presidente del Comitato accoglienza bambini di Chernobyl (attivo a San Vittore Olona, Cerro Maggiore, Legnano, Canegrate, Castellanza, Rescaldina) che ha rilanciato il suo grido: "Aiutateci a salvare i nostri bimbi e ragazzi in Ucraina". "Tutti abbiamo visto le scene di devastazione di Chernigov - ha affermato Maggioni - Ogni giorno il nostro cuore è ferito: i nostri bambini sono bloccati in quelle zone, non riescono assolutamente raggiungere le frontiere che sarebbero la loro salvezza. Sono come topi in trappola. Speriamo davvero che possa avvenire il miracolo che stiamo tutti attendendo: pregate anche voi insieme a noi. Parliamo coi bambini, li vediamo distrutti e impauriti. E siamo impotenti. Chiediamo lo stop del conflitto e nel frattempo l'attivazione di corridoi umanitari sicuri".
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