la giornata di festa

Festa della Liberazione e guerra: "Dalle macerie parte la rinascita"

Decine le persone che hanno partecipato alla commemorazione del 25 aprile a Vittuone.

Festa della Liberazione e guerra: "Dalle macerie parte la rinascita"
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Si è svolta ieri, 25 aprile 2022, la commemorazione della Liberazione a Vittuone che è stato anche un momento per ricordare i valori della Pace.

Le parole del sindaco Bonfandini

«Oggi, finalmente, dopo due anni di dolori, ristrettezze e confinamenti, avremmo potuto con gioia guardare ad un nuovo futuro e invece, dopo 77 anni, eccoci ancora a vedere la guerra: morti, dolore, devastazioni e miserie, sembra che l’Uomo non impari mai niente dalla storia… ma una certezza dobbiamo averla, dalle macerie rinasce sempre una nuova vita, un nuovo futuro, così come avvenne nel 1945 nel nostro Paese! Un pensiero a tutte le popolazioni che sono invase, che stanno soffrendo e piangendo i loro morti. Più che mai oggi, 25 aprile, giorno di Liberazione per l’Italia, dobbiamo invocare la Pace, far tacere le armi.».

Così il sindaco Laura Bonfadini nel suo discorso alla conclusione della commemorazione del 77° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, che si è tenuta questa mattina a Vittuone. Festa nuovamente celebrata in presenza dopo i due anni in cui questo è stato impossibile a causa della pandemia, ma che è necessariamente diventata anche una richiesta di pace, della fine dei bombardamenti e dei massacri in Ucraina.

Appello alla pace anche da parte dell'Anpi

Pace che, ha detto nel suo intervento Vincenzo Capuozzo, presidente della locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, si può chiedere, invocare, senza per questo evitare di condannare l’invasione russa dell’Ucraina, condanna che dall’Anpi, ha sottolineato Capuozzo, è venuta fin dall’inizio dell’invasione.

La commemorazione del 25 aprile, alla quale hanno partecipato tanti vittuonesi, sì è svolta con il tradizionale corteo che, accompagnato dal Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” - con la presenza dell’Amministrazione comunale, delle associazioni vittuonesi, ad iniziare dall’Anpi, della Protezione civile, della Polizia locale, della rappresentanza della stazione dei Carabinieri di Sedriano -, è partito da piazza Italia percorrendo le vie cittadine, fino al Parco della Resistenza. Qui è stata celebrata la S. Messa in ricordo dei caduti, con omaggio al monumento con deposizione della corona di alloro. Poi di nuovo in corteo fino a piazza Italia per i discorsi commemorativi.

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Il ricordo dei partigiani

Da notare che il corteo ha percorso anche le vie intitolate a quattro partigiani vittuonesi che hanno perso la vita combattendo nella Resistenza: Elisa Restelli, Pietro Frontini, Pietro Ghidoli, Giampiero Pozzi, mentre i discorsi commemorativi si sono tenuti in piazza Italia, dove si trova la stele che ricorda Ferruccio Pozzi, primo sindaco di Vittuone del dopoguerra, ucciso da un commando fascista nel giugno del 1945. Sempre in piazza Italia sono stati collocati alcuni pannelli che ricordano i partigiani vittuonesi nonché Carlo Chiappa e Leopoldo Fagnani, partigiani sedrianesi. Su un altro lato della piazza, invece, i disegni dei bambini delle scuole di Vittuone, che chiedono la pace.

Ricordare è importante. Perché, ha detto ancora il sindaco Laura Bonfadini - che ha anche ringraziato i volontari di Legambiente che hanno restaurato la targa in ricordo dei caduti della Guerra di Liberazione al Parco della Resistenza:

«Le storie di quei giovani partigiani e il loro sacrificio appartengono a tutti noi e rimarranno nella storia di Vittuone per sempre. Il nostro impegno dev’essere di raccontare alle giovani generazioni quello che fecero. (…) Libertà, democrazia, uguaglianza e pace sono valori fondanti che ogni giorno dobbiamo impegnarci a perseguire con parole, gesti e azioni, soprattutto noi Amministratori pubblici».

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