UN VIAGGIO TRA LE ECCELLENZE

Fermi in visita alla UniSR: "La ricerca il nostro punto di forza"

Nella giornata di giovedì 29 febbraio l'assessore regionale all'università ricerca e innovazione ha incontrato docenti, ricercatori e studenti della Università Vita e Salute San Raffaele

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"Mi porto a casa una fotografia approfondita ed esaustiva di una realtà straordinaria che abbiamo in Lombardia"». Questo il primo commento dell’assessore a Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, dopo il momento di presentazioni istituzionali nella Sala Ovale dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (UniSR). La terza tappa del Tour delle Università lombarde ha infatti preso avvio con l’intervento del magnifico rettore, Enrico Gherlone, che ha poi ceduto la parola al prorettore alla Ricerca Gianvito Martino e a quello alla Didattica, Pierpaolo Sileri. Dopo le parole dei due rappresentanti degli studenti (Giada D’Este e Pierluigi Scandale), a chiudere gli interventi lato ateneo ci ha pensato Chiara di Resta, rappresentante dei ricercatori universitari.

Il video della giornata alla UniSR

I temi dell'incontro

Tecnologia, ricerca e una grande predisposizione per il tema sociale. L’Università Vita-Salute San Raffaele è una medical school di notevole eccellenza, capace di unire alla perfezione le facoltà di psicologia, filosofia e medicina. Un percorso nato nel 1996 con Psicologia, due anni più tardi con Filosofia e nel 2002 con Medicina.

"La nostra missione è un’integrazione tra corpo, mente e anima - ha precisato Enrico Gherlone, magnifico rettore -. Siamo il secondo Ateneo d’Italia e il ventesimo al mondo per la Medicina. Un risultato reso possibile grazie a un progressivo aumento dei docenti e degli investimenti in strutture e ricerca. La sola facoltà di Medicina oggi conta 900 studenti e il loro percorso parte da un biennio comune con tre successive linee di approfondimento: medicina, chirurgia e ricerca. Un percorso che si compie tutto in presenza: la didattica avviene con una formazione pratica che si affianca la teoria. Un obiettivo reso possibile anche negli anni del Covid, grazie agli spazi di Milano 2. Per il futuro guardiamo alla creazione di un nuovo Campus a Sesto san Giovanni".

Accanto all’eccellenza medica, l’Università Vita-Salute San Raffaele ha saputo eccellere anche nell’ambito della Psicologia e della Filosofia.

"Stiamo vivendo una stagione di fantastica vitalità grazie alla nascita di un polo di raccordo tra la filosofia e la psicologia: un ambito di dialogo e collaborazione che porti al superamento dei limiti culturali - ha aggiunto il docente Andrea Fossati - Abbiamo vissuto il passaggio dalla scienza del comportamento alla scienza sociali propriamente dette. A questo proposito è nata una laurea L36 in collaborazione con Scienze Politiche dell’Università di Bergamo".

L’Università Vita-Salute San Raffaele è nota a livello mondiale per la ricerca scientifica.

"Oggi la ricerca è internazionale, non più del singolo. Contiamo oltre 2.500 pubblicazioni l’anno. Inoltre non può esistere la medicina del futuro senza la ricerca, pertanto è essenziale attrarre talenti - ha precisato Gianvito Martino, direttore scientifico Irccs e prorettore alla Ricerca e alla Terza missione -. Siamo eccellenti in terapia genica e nell’utilizzo delle cellule staminali per le cornee, così come nella ricerca di nuovi farmaci. Ben cinque medicinali sono stati ideati dai nostri ricercatori e oggi sul mercato. L’obiettivo è sviluppare nuovi algoritmi per la cura del paziente che sfruttino l’intelligenza artificiale, poter contare su strumentazione di Imaging sempre più avanzata, oltre che una progressiva attenzione alle neurotecnologie con stimolatori spinali. In ultimo il tema dell’Aging per migliorare la qualità della vita con il progressivo invecchiamento della popolazione".

La tecnologia migliora la struttura, pertanto il metodo di insegnamento è classico.

"Aiutiamo il singolo per migliorare la comunità - ha spiegato Pierpaolo Sileri, prorettore alla Didattica -. Lo studente è un partner attivo nella sua formazione, dove l’atto pratico accompagna la teoria e la formazione è la base di tutto. Da qui la nascita di un laboratorio didattico immersivo e di simulazione per creare un percorso completo per lo studente".

L’Ateneo conta ben 64 ricercatori in costante crescita come il numero degli studenti. Un team guidato da Chiara di Resta e capace di proporre innovazione e nuovi programmi.

Come Regione Lombardia sostiene la ricerca

Fermi ha ascoltato e preso appunti, quindi ha detto: "Cercando un titolo per il nostro tour abbiamo voluto utilizzare la parola “eccellenza”, che spesso è abusata ma che in questo caso è senza dubbio centrata, perché il nostro sistema universitario è sicuramente eccellente. Abbiamo una capacità di formazione che è indubbiamente un'eccellenza nel panorama italiano ma anche in quello mondiale e questa università rappresenta l'eccellenza dell'eccellenza. Il modello del San Raffaele è vincente, perché è riuscito a unire e tenere insieme gli elementi che possono garantire un'esperienza di successo. Da assessore e da lombardo lo dico con grande orgoglio".

Poi, rivolgendosi ai due prorettori, ha aggiunto:

"Vi ringrazio per il quadro didattico che mi avete tracciato. Sono idee oggettivamente positive e al passo con i tempi".

L’assessore regionale non si è limitato a commentare quanto ha potuto ascoltare durante la mattinata, ma ha raccontato ai presenti cosa il suo assessorato sta studiando proprio nel campo della ricerca universitaria:

"Ho voluto organizzare questo tour per conoscere tutti gli atenei, quindi sono momenti soprattutto di ascolto, ma poi mi piace anche essere concreto. Lo dico sempre: la nostra regione è molto portata alla ricerca, ce l'ha nel dna ed è un suo punto di forza. Anche per questo ho riflettuto sull'opportunità di utilizzare una parte dei fondi europei per questo settore e posso annunciare che rispetto alla passata programmazione abbiamo stanziato circa il doppio delle risorse per la Ricerca".

Ma non è tutto: "Ho cercato anche di capire come unire in modo concreto i tre ambiti del mio assessorato, ossia Università, Ricerca e Innovazione. Per venire incontro a questa esigenza, che ritengo importante, sto quindi predisponendo due misure. La prima ci permetterà di utilizzare una quota di finanziamento Fesr, proprio quando finiranno i fondi del Pnrr, per una misura che si spalmerà su tre anni (2025-2027) con l'obiettivo di rinnovare tutto l'ambito della ricerca universitaria (aule, macchinari, dotazioni di vario tipo...). E poi, visto che qui c'è anche un Irccs, uno dei più importanti e longevi del nostro Paese, vi anticipo che sto preparando un'altra misura, completamente innovativa, dedicata proprio agli istituti di ricerca, pubblici e privati. L’obiettivo è quello di dare una mano in quella fase molto delicata che c'è sempre tra lo studio e il momento di “agganciare” il mercato. Spesso ci sono ottimi progetti che non riescono a fare il passo decisivo, ed è un vero peccato. Siamo convinti che delle risorse ben utilizzate possono aiutare a raggiungere il mercato con percentuali maggiori rispetto ad oggi".

I laboratori di ricerca l'eccellenza della UniSR

Nella costante ricerca dell'eccellenza scientifica e dell'innovazione nel campo della ricerca, l'Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) rappresenta un fiore all’occhiello del sistema universitario lombardo. Durante la visita Fermi, ha potuto visitare alcuni dei centri più all’avanguardia presenti all’interno della struttura, accompagnato dal prorettore alla Ricerca e alla Terza missione, il professor Gianvito Martino, e una delegazione di rappresentanti istituzionali e accademici. In particolare, la visita si è soffermata su tre istituti di ricerca di spicco: l’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSpe), il Centro Imaging Sperimentale (Cis) e il Centro Eccellenza Risonanza Magnetica ad Alto Campo (Cermac).

"Ognuno di questi laboratori rappresenta un pilastro fondamentale nell'avanzamento della conoscenza scientifica e nella promozione dell'innovazione nel settore della salute", ha affermato il prorettore Martino.

All’interno dell’INSpe l'assessore Fermi è stato guidato dal direttore Roberto Furlan alla scoperta dei diversi processi di ricerca all'avanguardia nel campo delle malattie neurologiche. Durante la visita, l'assessore ha avuto l'opportunità di conoscere da vicino i progetti in corso, concentrandosi su tematiche cruciali come la sclerosi multipla, l'Alzheimer e altre patologie neurodegenerative.

"Attualmente stiamo conducendo uno studio sulle cellule autologhe corrette geneticamente, che grazie al nostro lavoro clinico sulle cellule staminali potrebbe rivoluzionare il protocollo dei trapianti" ha affermato Furlan.

Il confronto diretto con i ricercatori e il personale dell'INSpe ha permesso all'assessore di apprezzare appieno l'impegno e la dedizione profusi nella ricerca di soluzioni innovative per affrontare le sfide neurologiche emergenti.

Successivamente, Fermi si è diretto al Cis, dove è stato calorosamente accolto dal direttore Carlo Tacchetti. Il Cis rappresenta una pietra miliare nell'ambito dell'imaging biomedico avanzato, svolgendo un ruolo cruciale nella visualizzazione e nell'analisi dei processi biologici in vivo. Durante la visita, sono stati presentati all'assessore i progressi significativi ottenuti nell'ambito della tomografia a emissione di positroni (Pet), della risonanza magnetica (Mri) e di altre tecniche di imaging in vivo all'avanguardia.

"Per riuscire ad essere competitivi nel campo della ricerca, i nostri ricercatori devono avere un vantaggio competitivo rispetto a tutti gli altri sempre, e questo lo facciamo acquisendo nuove tecnologie, dotandoci di macchinari all’avanguardia che permettono loro di studiare i processi nel dettaglio" ha spiegato Tacchetti.

Infine, l'assessore Fermi ha concluso la sua visita al Centro Eccellenza Risonanza Magnetica ad Alto Campo (Cermac), dove è stato accolto dalla Responsabile dell'Unità Funzionale di Diagnostica Avanzata Neurovascolare, la dottoressa Nicoletta Anzalone. Il Cermac rappresenta un centro di riferimento internazionale nell'ambito della risonanza magnetica ad alto campo, focalizzando la propria attività sulla diagnosi e la ricerca in ambito neurovascolare. Qui l'assessore ha potuto apprezzare le tecnologie all'avanguardia utilizzate per lo studio dei tessuti biologici e constatare il ruolo cruciale che il Cermac svolge nel promuovere la ricerca e l'innovazione nel campo della neuroscienza.

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