Ex-area Alfa Romeo: il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Lainate
Oggetto del contendere fra Lainate e Arese i tributi generati dall'area al centro del protocollo.
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Arese nei confronti di di quello di Lainate riguardante l'ex area Alfa Romeo.
La sentenza del Consiglio di Stato
E' stato lo stesso comune di Arese a comunicare la sentenza del Consiglio di Stato che lo vede protagonista a riguardo dell'ex area Alfa Romeo e il protocollo firmato nel 1992 con il vicino Comune di Lainate.
"Abbiamo da poco saputo che il Consiglio di Stato ha respinto il nostro appello riguardante un contenzioso con il Comune di Lainate - fanno sapere dal Comune - La causa riguardava l’interpretazione di un Protocollo di intesa sottoscritto dal Commissario straordinario del Comune di Arese e il Sindaco del Comune di Lainate il 9 maggio 2012 inerente i criteri di distribuzione delle risorse economiche generate dalle aree coinvolte dall’Accordo di programma riguardante l’area ex Fiat-Alfa Romeo. L'interpretazione del Comune di Arese è sempre stata che il protocollo riguardasse i soli oneri di urbanizzazione. Il Comune di Lainate aveva sostenuto che riguardasse anche i tributi generati da quell’area, ad esempio, l’IMU, quindi senza un legame diretto ed esclusivo al territorio comunale che quei tributi genera".
Il passaggio in tribunale
Il Comune di Arese ha quindi deciso di chiedere l'opinione di un Giudice per ridimere la questione e chiudere finalmente questo contenzioso.
"L’Amministrazione della città di Arese ha ritenuto necessario che fosse il Giudice, cioè un soggetto terzo e imparziale, a stabilire l’esatta portata del protocollo - continuano dal Comune di Arese - A difesa della nostra interpretazione abbiamo fatto appello al Consiglio di Stato dopo la sentenza sfavorevole del TAR. Il Consiglio di Stato tuttavia ha ritenuto che anche i tributi generati dall’area dell’Accordo di programma vadano distribuiti con i criteri del Protocollo tra i due Comuni. A seguito di tale risultato, non possiamo certamente dirci soddisfatti; possiamo però ora muoverci su un piano di certezza e proseguire con serenità nelle attività amministrative coinvolte dalla vicenda, tranquillizzando i cittadini di Arese che questa sentenza non avrà riflessi immediati sul bilancio".