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Due settimane di iniziative in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

È un significativo che due fra le iniziative che hanno dato il via alle celebrazioni del 25 novembre abbiano avuto luogo in due scuole, l’istituto dell’Acqua e lo IAL

Due settimane di iniziative in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne
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Le prime iniziative a Legnano per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne si sono tenute sabato 9 novembre (formazione dei volontari delle associazioni legnanesi per riconoscere i segnali della violenza nella sede della Croce Rossa) e dal 7 al 15 novembre (la mostra fotografica all’istituto Dell’Acqua sui lavori della street artist afgana Shamsia Hassani), ma la parte più cospicua della programmazione occupa le due ultime settimane di novembre, a partire da lunedì 18 allo IAL dove, da oggi e per una settimana, sarà proiettato un film che, esplorando temi come l’amore e la violenza domestica, invita studentesse e studenti a una riflessione che produrrà un lavoro a tema con la realizzazione di una ricetta.

Due settimane di iniziative in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

È un significativo che due fra le iniziative che hanno dato il via alle celebrazioni del 25 novembre abbiano avuto luogo in due scuole, l’istituto dell’Acqua e lo IAL perché conferma il fatto che i soggetti che curano la formazione e la crescita dei nostri giovani in un periodo della vita fondamentale, ossia nella transizione verso la città adulta, sono sempre in prima fila per veicolare la cultura della Parità di genere. La stesura della programmazione è il frutto della stretta collaborazione fra l’amministrazione comunale, la commissione Femminile e Pari opportunità, la Consulta 3 Oltresempione, l’ospedale, le associazioni, i sindacati, gli asili nido e gli istituti scolastici del territorio, la libreria Ubik, il Museo Fratelli Cozzi e Poste Italiane.

Il commento dell'assessore Maffei

«Da anni lavoriamo in una logica di rete per programmare e realizzare gli eventi in occasione del 25 novembre e che vede sempre le nostre scuole protagoniste -sottolinea l’assessora alla Comunità inclusiva Ilaria Maffei: la violenza sulle donne è figlia di una visione maschilista cui dobbiamo contrapporre una cultura di autentica uguaglianza di diritti e opportunità fra i generi, un modello che deve essere proposto ai nostri cittadini fin da piccoli, appunto in età scolare. Tra i tanti appuntamenti che compongono il programma voglio soffermarmi sull’incontro in sala Ratti del 27 novembre, “Violenza alle donne, dove trovare aiuto”, a cura di Filo Rosa Auser, Cgil e SPI Ticino Olona e Liceo Galilei, che offrirà spunti di riflessione sulla normativa che tutela le donne e che vedrà l’intervento, fra gli altri esperti del settore, della vicequestore della Polizia di Stato Ilenia Romano. Giusto un anno fa, infatti, in via Gilardelli, è stata inaugurata la stanza protetta riservata alle donne vittime di violenza e sarà utile e importante ascoltare dalla vicequestore come è stato utilizzato in questi mesi questo supporto e cosa offre alle donne. Io voglio ringraziare tutti i soggetti che hanno collaborato a realizzare questo calendario di appuntamenti, con l’augurio che questi possano essere partecipati dalla città, e gli studenti del Liceo Artistico dell’Acqua che, anche quest’anno, coordinati dal professor Alban Met-Hasani e dalla professoressa Gennj Catalano, hanno prodotto il manifesto dell’edizione 2024».

Il manifesto scelto (commissionato dal Comune di Legnano e dalla Rete Antiviolenza Ticino-Olona) è stato realizzato dagli studenti Edoardo Paladino, Arianna Petruzzi, Beatrice Cremona e Saad Chanqour.

Una maschera per nascondere il dolore

Il lavoro, che rappresenta il viso triste di una donna in grigio su uno sfondo rosa antico su cui è sovrapposta per metà una maschera raffigurante il medesimo viso truccato con un’espressione serena. Infatti molte donne vittime di violenza si ritrovano a negare il dolore subito, indossando una “maschera” di felicità, rassegnandosi alla denuncia del torto subito. Il volto truccato in primo piano infatti sottolinea ciò che la donna può nascondere sotto ad esso, come segni sia di violenza psicologica, spesso sottovalutata, che fisica; una sofferenza “mascherata” da un volto che non rappresenta le vere emozioni della donna. Con questo manifesto gli studenti invitano a far cadere questa maschera rivelando le ferite subite senza temere il giudizio altrui.

Gli appuntamenti da segnalare

Fra gli appuntamenti di questa edizione da segnalare l’incontro “Vivere dopo un femminicidio” nella Sala Previati del Castello (21 novembre) alla presenza di un genitore di una donna uccisa, l’iniziativa filatelica cura di Poste Italiane e Centro Italiano Femminile (Posta centrale) il 25 novembre, l’inaugurazione di una panchina rossa nel giardino Peppino Impastato (via Risorgimento) il 24 novembre, la terza edizione della mostra fotografica “Donne e motori” al Museo Fratelli Cozzi il 25 novembre.

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