Dona i suoi libri di foto a Papa Francesco. Che gli scrive per ringraziarlo
Protagonista Vincenzo Palumbo, in arte "Pavideo", ex vigile e oggi dipendente comunale grande appassionato di fotografia
I suoi libri di foto a Papa Francesco, che gli scrive una lettera di ringraziamento. Succede a Nerviano.
Libri a Papa Francesco, che ringrazia
Ha donato i suoi libri a Papa Francesco. E il Santo Padre li ha ammirati, scrivendo una lettera all'autore per ringraziarlo. Protagonista di questa storia è Vincenzo Palumbo, in arte "Pavideo": 63 anni, ex agente di Polizia locale e oggi dipendente in altro ufficio comunale di Nerviano e prossimo alla pensione, è molto conosciuto come fotografo. Tanti i lavori insieme all'associazione Maurizio Garegnani per aiutare la missione di Haiti in cui operava il missionario nervianese don Giuseppe Grassini. Lui l'autore, tra le altre cose, di due "Foto-Salmi" ossia libri di foto dove ogni immagine è abbinate alle parole dei Salmi della Bibbi: il primo è "Mi indicherai il sentiero", il secondo è "Il cantico del sole" ispirato al Cantico delle creature di San Francesco D’Assisi. Entrambi i libri, grazie all’associazione Garegnani, nei mesi scorsi sono stati consegnati nelle mani del Santo Padre.
La risposta del Pontefice
Il Pontefice è rimasto molto colpito dai lavori del nervianese e gli ha mandato una lettera per ringraziarlo dei doni e per fargli i complimenti: "Sono pervenuti al Santo Padre le due raccolte fotografiche da voi curate insieme ad una favola, descrivendo al tempo stesso la significativa opera di solidarietà svolta dall'associazione a favore di quanti vivono nella povertà ad Haiti - si legge nella lettera arrivata a Palumbo direttamente dalla Segreteria di Stato del Vaticano, a firma di monsignor Roberto Campisi per conto di Papa Francesco - Grato per i sentimenti che hanno suggerito il filiale gesto, Sua Santità assicura un particolare ricordo nella preghiera ed esorta a perseverare nelle finalità del sodalizio, facendovi carezza di Dio per quanti soffrono e sono nel bisogno, riconoscendo in loro 'la carne viva del Cristo sofferente e l'immagine visibile del Dio invisibile'. Invocando l'intercessione della Beata Vergine Maria, il Papa imparte di cuore a voi e a quanti si sono uniti nel premuroso attestato di ossequio, la Benedizione apostolica'".