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Da disabile a «sciatore» per fare slalom tra le auto

"Non so se essere più arrabbiato per la maleducazione degli automobilisti oppure con coloro che conoscono la situazione, dovrebbero multare e non fanno nulla"

Da disabile a «sciatore» per fare slalom tra le auto
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«Non so se essere più arrabbiato con gli automobilisti maleducati che posteggiano sul marciapiede oppure con coloro che conoscono questa situazione, dovrebbero multare, e invece fanno finta di nulla».

Il racconto di Bruno Finotti costretto a vivere su una sedia a rotelle

Martedì, ore 12, ma potrebbe essere un giorno qualunque della settimana. Il telefono della redazione squilla, dall’altra parte del cavo Bruno Finotti cittadino diversamente abile residente nel quartiere di San Martino di Rho. «Anche oggi sono costretto a diventare un disabile “sciatore” per fare lo slalom tra le auto posteggiate in divieto, sul marciapiede di via San Martino, venite a vedere».

Auto posteggiate su tutto il marciapiede in via San Martino Auto posteggiate su tutto il marciapiede,

E la situazione descritta dall’ex rappresentante della Circoscrizione alle spalle della stazione è veramente surreale. Auto posteggiate su tutto il marciapiede, dall’altezza del centro commerciale Gigante alla curva che porta al Macondo. Dalle utilitarie alle monovolume fino a registrare anche la presenza di una Porsche. «Ogni giorno sempre la stessa storia - afferma Finotti - Adesso è davvero arrivato il momento di dire basta a questa assurda situazione.

Un problema che riguarda disabili, persone in bicicletta e mamme con il passeggino

Un problema che riguarda le persone come il sottoscritto, costrette a vivere su una carrozzina, le mamme con i passeggini, ma anche le persone anziane che percorrono il marciapiede in bicicletta perchè questo, oltre che un marciapiede dovrebbe essere anche una pista ciclabile. Persone costrette a scendere dalla bici e ad andare in strada con il rischio di essere investite».

"Ho contatto il Comune, mi hanno detto di mandare delle foto, assurdo"

Bruno Finotti, oltre a contattare Settegiorni, nelle scorse settimane ha cercato di avvisare anche gli uffici di competenza del Comune. «Mi hanno detto di fare delle foto e mandare una mail, ma visto che non possiedo un computer mi sa che sarò costretto ancora per molto a fare lo slalom tra le auto, visto che qui, tutti sanno, ma la situazione non cambia mai».

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