Da Corbetta... alle Olimpiadi
L'esperienza del corbettese Maurizio Gianelli che si trova a Parigi come volontario per i Giochi Olimpici nella capitale francese
C’è anche un corbettese ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Non si tratta di un’atleta in gara, ma comunque di un protagonista di questo evento. Si tratta del corbettese Maurizio Gianelli che, come volontario, segue i giornalisti accreditati nel sito del Trocaderò.
Da Corbetta... alle Olimpiadi
Un’esperienza importantissima, partita la scorsa settimana nella giornata di mercoledì, due giorni prima della cerimonia di inaugurazione della manifestazione con la partenza alla volta di Parigi. Un viaggio che si concluderà poi per il corbettese lunedì, con l’ultimo giorno di servizio, prima del rientro in Italia il giorno successivo.
L’occasione per questa straordinaria esperienza è arrivata per Gianelli all’interno della sua azienda, come spiegato direttamente da lui:
«L’azienda per la quale lavoro è sponsor a livello mondiale dei Giochi Olimpici - spiega Gianelli - Nei mesi scorsi ci è stato chiesto chi si volesse proporre per questa esperienza. In totale nella mia azienda i candidati erano circa 20mila in tutto il mondo e io sono stato uno dei fortunati 2.024 che sono stati scelti».
Come detto, l’impegno di Gianelli è quello di seguire la stampa accreditata nell’area del Trocaderò, dove in questi giorni si sono svolte delle passerelle con i campioni olimpici del passato e dove si sono tenute le prove della 20 km di marcia sia maschile che femminile e poi nei prossimi giorni andranno in scena delle prove di ciclismo su strada.
«Noi volontari siamo qui per dare supporto ai giornalisti e aiutarli nel caso ci fossero dei problemi - prosegue Gianelli - Mi sto divertendo moltissimo, è un’esperienza fantastica. In totale qui alle Olimpiadi ci sono altri 40mila volontari di tutte le nazioni ed età. Siamo veramente molto organizzati. Certo è stancante, perchè il lavoro è impegnativo, ma essere qui ripaga ampiamente l’impegno e la stanchezza. È un’esperienza che consiglio vivamente a tutti di cercare di fare almeno una volta nella vita».
Il clima a cinque cerchi
Come spiegato dallo stesso Gianelli, l’aria che si respira in questo momento in città è molto tranquilla e serena:
«C’è tantissima gente qui, di parigini pochi perchè credo che siano andati fuori città per evitare tutto questo caos. L’ambiente però è veramente sereno, tutto molto ben fatto. Una sensazione ravvisata anche da tanti miei colleghi. Gli unici disagi ci sono stati quando ha piovuto, per il resto tutto ben gestito».
Un’esperienza insomma gratificante anche a livello personale, perchè oltre ad avere l’occasione di vedere da vicino l’élite dello sport mondiale, come spiegato dallo stesso Gianelli,
«anche noi volontari siamo al centro dell’attenzione. Capita infatti di essere fermato dai turisti o dagli spettatori per scambiare quattro chiacchiere. Capisci di essere proprio al centro dell’attenzione».