Lettera aperta

Crisi Nms: “Il Centro di ricerche va salvato e riconosciuto patrimonio d’interesse nazionale”

Mario Principe, segretario generale della Cgil Ticino Olona, lancia un appello alla politica e alle istituzioni in vista dell'incontro di lunedì 20 ottobre al Ministero delle Imprese.

Crisi Nms: “Il Centro di ricerche va salvato e riconosciuto patrimonio d’interesse nazionale”

La Cgil Ticino Olona lancia un appello alle istituzioni “un impegno chiaro” per garantire il futuro del Centro di ricerche Nms di Nerviano.

Crisi Nms, l’appello della Cgil Ticino Olona in vista dell’incontro al Mimit

Unico polo in Italia interamente dedicato alla ricerca oncologica (capace di gestire tutta la filiera di sviluppo dei farmaci, produzione compresa), da luglio sta vivendo un momento difficilissimo: la proprietà ha infatti avviato la procedura di licenziamento collettivo per i reparti Chemistry e Biology (una settantina i ricercatori a rischio) e la stessa cosa potrebbe succedere anche per l’altro ramo, ossia BioNerviano (cosa che farebbe salire i licenziamenti a oltre cento).
A firmare l’appello, in vista dell’incontro di lunedì 20 ottobre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è il segretario generale della Cgil Ticino Olona Mario Principe che sottolinea come il Centro di ricerche di Nerviano rappresenti “un patrimonio nazionale di conoscenza, competenza e speranza” e come difenderlo non significhi solo difendere dei posti di lavoro, ma “difendere il diritto alla cura, la ricerca pubblica, la dignità del Paese”.

“Un patrimonio nazionale di conoscenza, competenza e speranza”

Afferma Principe:

“Di fronte all’annunciato smantellamento del Centro di ricerche di Nerviano (Nms), uno dei più importanti poli di ricerca oncologica in Italia, non possiamo restare in silenzio. Quel centro rappresenta un patrimonio nazionale di conoscenza, competenza e speranza, frutto del lavoro di centinaia di ricercatrici e ricercatori che in questi anni hanno dato un contributo fondamentale alla lotta contro il cancro. Oggi un fondo internazionale minaccia di smantellarlo, di disperdere competenze e intelligenze costruite in decenni di impegno. Non possiamo permetterlo. Non si tratta solo di difendere dei posti di lavoro, ma di difendere il diritto alla cura, la ricerca pubblica, la dignità del Paese”.

“Non lasciamo che la logica del profitto prevalga sul valore di vita e ricerca”

Poi l’appello:

“Rivolgo un appello alla politica e alle istituzioni tutte: il Centro di Nerviano va salvato e riconosciuto come patrimonio d’interesse nazionale. Non possiamo lasciare che la logica del profitto prevalga sul valore della vita e della ricerca. Oggi è aperta un’interlocuzione importante con Regione Lombardia (l’ultima audizione si è svolta giovedì 16 ottobre, quando i sindacati sono stati ascoltati dalla IV Commissione Attività produttive, ndr) e con il Ministero delle Imprese, un dialogo che consideriamo un segnale positivo, di attenzione e responsabilità. Ma quella attenzione deve tradursi in atti concreti, in un impegno chiaro per garantire il futuro di questo presidio scientifico e umano. Il Paese deve reagire. Perché a Nerviano non si difende solo un luogo di lavoro. Si difende la speranza. Si difende la vita”.