Corre quasi 300 chilometri nel nome di Niccolò
L'impresa del cuggionese Massimiliano Pandini che ha corso da Milano a Sanremo per far conoscere la storia di Niccolò.
Due giorni e due notti a correre per un totale di 285 chilometri: questa l’impresa compiuta dal cuggionese Massimiliano Pandini per far conoscere la storia di Niccolò.
L'impresa di Massimiliano per aiutare Niccolò
Ormai è da diversi anni che Pandini partecipa a svariate competizioni podistiche, ma una cosa lo distingue da tutti gli altri: l’unire il volontariato alla sua passione. Da quando nel 2017 ha conosciuto Niccolò, un ragazzo che fin dalla nascita è affetto da patologie gravissime, Pandini ha deciso di contribuire concretamente per supportarlo. Proprio per questo quando partecipa a gare e competizioni di ogni tipo Pandini indossa una maglia con scritto "6 aprile 2000", il nome dell’associazione fondata dalla mamma di Niccolò, Simona, allo scopo di raccogliere fondi per dare un futuro a suo figlio e ad altri ragazzi nella sua stessa situazione.
L'ultra maratona Milano-Sanremo
Questa maglia Pandini l’ha indossata per mostrarla anche durante l’ultra maratona Milano-Sanremo: una gara estenuante sia per la sua lunghezza sia per la caratteristica di essere non stop.
Ha raccontato:
"La gara è andata bene, ma non posso negare che sia stata davvero pesante. Sono partito da Milano il 10 settembre, faceva caldissimo, e sono arrivato a Sanremo due giorni dopo senza mai fermarmi. Prima di questa ultramaratona mi sono allenato partecipando alla Sila 3 Vette (140 chilometri) e alla Orta 10 in 10 (10 maratone in 10 giorni): due gare effettivamente complesse. Ma la Milano-Sanremo è stata davvero impegnativa anche a livello mentale, complice il fatto di non fermarsi per dormire".
Una corsa terminata con uno speciale tuffo in mare
Pandini è un corridore esperto, e si allena quasi ogni giorno percorrendo circa 140 chilometri a settimana, ma questa prova è stata difficile anche per lui, che una volta conclusi i 285 chilometri si è buttato in mare per rinfrescarsi.
"Dopo essere partiti da Milano si passa per Ovada, Novi Ligure e infine si arriva a Sanremo dove la gara termina in spiaggia, e fare un tuffo dopo tutti quei chilometri è stato davvero liberatorio. L’idea è stata quella di portare simbolicamente, tramite la maglia che reca la sua data di nascita, anche Niccolò al mare, e fare qualcosa di bello per lui. Questo progetto ideato insieme a Simona, la mamma di Niccolò, si chiama infatti “Ti porto al mare”, e sono davvero felice di averlo realizzato per un ragazzo così speciale. Io corro per passione da anni, ma dopo aver conosciuto Niccolò ho deciso di farlo anche per etica e per far conoscere la sua situazione a più persone possibili così che riceva tutto l’aiuto e il supporto che si merita".