Progetto inclusivo

Con Anffas orto sociale in cascina

Durerà nove mesi e coinvolgerà circa 20 persone ospiti della struttura di Strada Cassinetta

Con Anffas orto sociale in cascina
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Anffas rafforza e consolida il suo rapporto con l’ambiente. Il progetto Orto sociale in cascina nasce partendo dalla considerazione che il contatto con la natura è una cosa che fa stare bene un po’ tutti pensando che le attività della campagna e la raccolta dei frutti dell’orto che si è contribuito a coltivare possano essere uno strumento per contribuire al benessere anche delle persone con disabilità.

Un progetto inclusivo

«Abbiamo individuato sul territorio la cascina disponibile a partecipare al progetto e oltre ad aver valutato la capacità della nostra associazione di fornire adeguato supporto, abbiamo valutato quali persone con disabilità possano partecipare, in considerazione delle loro attitudini e caratteristiche psicofisiche e comportamentali, tenendo conto del loro desiderio di partecipare o anche solo di provare»  fanno sapere dall’ente di Abbiategrasso. Il progetto, avviato da poco, durerà nove mesi e coinvolgerà circa 20 persone ospiti della struttura di Strada Cassinetta, a loro volta suddivisi in due gruppi, e guidati da 7 operatori e 2 volontari. Si sviluppa su attività diverse sia nel campo agricolo sia in serra sia in cortile con gli animali. Tutte le persone con disabilità coinvolte partecipano volentieri, trovando soddisfazione anche nei momenti di socializzazione con nuove persone e nelle pause dedicate alla merenda in cascina, momenti molto apprezzati soprattutto da quei ragazzi per i quali le attività in cascina sono meno alla portata.

 

Lotteria di Natale il  9 dicembre

 

La bella iniziativa degli orti avviata qualche settimana fa, si affianca a quella portata avanti da parte di volontari e negozianti, ovvero l’impegno nella vendita di biglietti della lotteria di Natale di Anffas (estrazione il 9 dicembre) a sostegno delle attività della comunità. A raccontarci dell’iniziativa interviene direttamente Marco Bianchi responsabile delle attività diurne dell’ente, che in prima persona segue questo importante esperimento.

«Un progetto partito quasi per caso – ci spiega Bianchi – Noi andiamo a fare questa attività alla cascina di Mezzo di Rosate. Per i ragazzi è un’esperienza positiva e costruttiva, per loro è gratificante quello che fanno, il rapporto con gli animali e la natura sono situazioni positive. In base al periodo i ragazzi vanno in cascina per seminare, fare il raccolto, ma anche per effettuare lavori di manutenzione, e gestione della struttura, come pulire gli animali, dargli il cibo. Loro si sentono appagati di quello che fanno, sono contenti quando portano a casa il raccolto effettuato, ma soprattutto quando hanno a che fare con gli animali della fattoria. Sicuramente un’esperienza positiva che va ad aggiungersi a quelle già previste dalle attività del centro diurno».

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