il progetto di recupero

Città Metropolitana acquisisce tre immobili confiscati alla mafia

La riqualificazione prevede una destinazione di housing sociale per gli immobili, con l’accoglienza temporanea di nuclei familiari del territorio

Città Metropolitana acquisisce tre immobili confiscati alla mafia
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Sono tre gli immobili confiscati alla mafia nel comune di Vermezzo con Zelo che sono diventati proprietà di città Metropolitana e che avranno una destinazione di housing sociale.

Immobili confiscati alla mafia diventano di Città Metropolitana

Nel corso della seduta del Consiglio metropolitano di mercoledì 24 maggio, sono stati acquisiti al patrimonio indisponibile della Città metropolitana di Milano alcuni beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, situati nel Comune di Vermezzo con Zelo.

L’ente di area vasta, come ha spiegato il Consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio Dario Veneroni, ha partecipato alla manifestazione di interesse dell’ANBSC - Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per l’acquisizione a titolo gratuito di immobili per un valore complessivo di oltre 530mila euro (un’immobile ad uso abitativo da 237.600 euro; un’unità a uso laboratorio del valore di 164mila euro e uno ad uso autorimessa per 107mila euro).

Housing sociale per famiglie in difficoltà

La proposta, che conta sulla collaborazione con l’associazione Una casa anche per te onlus e con l’associazione laica cattolica “San Vincenzo De Paoli”, prevede una destinazione di housing sociale per gli immobili, con l’accoglienza temporanea di nuclei familiari del territorio che hanno subito uno sfratto, mamme sole con bambini, papà separati e persone con bisogni abitativi. L’associazione, infatti, opera già da tempo con la stessa mission nel territorio del sud ovest milanese, coordinando progetti di housing sociale a Cisliano, Arluno, Albairate e Trezzano Sul Naviglio.

Non è il primo bene confiscato destinato alla Città metropolitana che collabora attivamente con l'ANBSC e ospita una delle sue sedi secondarie proprio all'interno di Palazzo Isimbardi.

“Grande soddisfazione per l’acquisizione e il futuro recupero di questi beni, che verranno messi così a disposizione della comunità con una finalità sociale importante ed inclusiva. Un bene tolto alla criminalità organizzata e restituito alla collettività per finalità sociali. Ringrazio l’ex vicesindaca Michela Palestra per aver avviato l’iter e tutto l’ente per aver portato a termine con determinazione questo importante progetto”, commenta il Consigliere delegato al Bilancio e Patrimonio Dario Veneroni.

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