Centro ippico, è ancora duello col Comune
A Magnago la Happy gios aveva impugnato al Tar l’ordinanza che intimava la demolizione delle scuderie prefabbricate

Prosegue lo scontro legale sul centro ippico Le Ginestre tra la società che ne detiene la proprietà e il Comune di Magnago.
Impugnata al Tar l'ordinanza comunale che intimava la demolizione delle scuderie prefabbricate
La Happy Gios, infatti, ha impugnato al Tar Lombardia l'ordinanza comunale numero 147 del luglio scorso, che intimava la demolizione e il ripristino dei luoghi, presentando ricorso. La vicenda trae origine da scuderie prefabbricate temporanee installate per ospitare i cavalli durante le competizioni. Inizialmente, il Comune aveva dato il proprio benestare per l'installazione delle strutture, destinate ad un utilizzo stagionale legato agli eventi sportivi, prevedendone la rimozione entro 180 giorni. Tuttavia, a seguito di un sopralluogo congiunto di uffici comunali e Polizia Locale, è emerso che la realizzazione delle scuderie era avvenuta prima della presentazione della documentazione completa. Per questo, gli agenti hanno notificato all'amministratrice di Happy Gios, l'ordinanza di demolizione per opere abusive.
La decisione iniziale del Tribunale e l'udienza per la discussione del caso
Il Tribunale amministrativo ha accolto la richiesta cautelare, fissando un'udienza per la discussione del caso. Il Comune contesta la loro abusività, in quanto situate all'interno dell'area protetta del Parco delle Roggie, mentre la società ritiene di aver agito nel rispetto delle normative, definendo l'ordinanza comunale un abuso di potere.
La linea del Comune, mentre si attende l'esito della sentenza
L'Amministrazione comunale, determinata a far valere le proprie ragioni, ha stanziato oltre 5mila euro per la difesa legale, affidata all'avvocato Giovanni Monti. Come spiegato dall’avvocato del centro ippico Stefano Cionini, lo scorso 11 marzo si è svolta l'udienza pubblica, ma si attende ancora la sentenza. L'Amministrazione comunale, che già a settembre si era trincerata dietro un «no comment» in attesa degli sviluppi legali, al momento non rilascia ulteriori dichiarazioni.