25 anni di fondazione piatti

Centoquattro chilometri di cammino per celebrare l'inclusione

Fondazione Renato Piatti festeggia il suo 25esimo anniversario con un cammino sulla via Francisca del Lucomagno

Centoquattro chilometri di cammino per celebrare l'inclusione
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Dal 17 al 22 settembre 2025, la Lombardia sarà attraversata da un cammino speciale: 104 chilometri lungo la storica Via Francisca del Lucomagno, da Lavena Ponte Tresa ad Abbiategrasso, per celebrare un quarto di secolo di impegno nel campo della disabilità. La Fondazione Renato Piatti Onlus ha scelto questa modalità originale per festeggiare il proprio venticinquesimo anniversario, coinvolgendo persone con disabilità, famiglie, operatori, volontari e comunità locali in un'esperienza che vuole raccontare, passo dopo passo, la propria storia e missione.

Un cammino che racconta una crescita

La forza dell'unione è stata il principio fondatore della Fondazione, come ricorda Cesarina del Vecchio, una delle fondatrici:

"Quando nacque nostro figlio ci mettemmo subito in contatto con altri genitori. Lui (Renato Piatti ndr) voleva proprio ci si unisse, perché uniti si vince, da soli non si va da nessuna parte".

Questa filosofia, nata dall'esperienza personale di un gruppo di genitori visionari, ha dato vita nel 1999 a un'organizzazione che ha iniziato la propria attività operativa il primo gennaio del 2000, diventando nel tempo un punto di riferimento per migliaia di famiglie.

Il tracciato del cammino non è casuale, ma ripercorre simbolicamente le tappe fondamentali dell'evoluzione della Fondazione. Il punto di partenza è Varese, la città natale dell'organizzazione, dove tutto ha avuto inizio. Si prosegue poi verso Busto Arsizio, che rappresenta la fase di crescita e lo sviluppo di progetti sperimentali nel campo dell'abitare per persone con disabilità. Il percorso si conclude ad Abbiategrasso, la nuova sede operativa che dal primo gennaio 2025 segna una nuova fase di espansione territoriale.

I numeri di un impegno concreto

Oggi la Fondazione Renato Piatti gestisce una rete capillare di 22 strutture distribuite tra le province di Varese e Milano, offrendo servizi residenziali, diurni, riabilitativi e ambulatoriali. Questa infrastruttura permette di prendersi cura di oltre mille persone con disabilità intellettive, disturbi del neurosviluppo e autismo, grazie al lavoro quotidiano di più di 600 tra operatori e volontari. I servizi sono organizzati in tre macro-aree che coprono l'intero arco della vita: l'età evolutiva con centri riabilitativi e servizi specializzati, l'età adulta e la terza età con centri diurni e strutture residenziali, e infine un'area dedicata specificamente alle famiglie con servizi di supporto e orientamento.

"Camminare insieme significa costruire relazioni, superare barriere e generare benessere condiviso. Questo progetto è l'espressione dei valori che guidano la nostra Fondazione fin dalla nascita", afferma Emilio Rota, presidente della Fondazione Renato Piatti e di Anffas Lombardia.

Questa visione si concretizza in quello che l'organizzazione definisce il "passo in più", un approccio distintivo che va oltre la semplice erogazione di servizi per abbracciare una filosofia di cura personalizzata e orientata alla qualità di vita.

Il Bilancio sociale 2024

L'impegno della Fondazione è documentato nel Bilancio Sociale 2024, il sedicesimo di una lunga tradizione di rendicontazione trasparente che testimonia l'impegno concreto al fianco delle famiglie. Come sottolinea Franco Radaelli, direttore generale:

"Un timone arricchito da approfondimenti dedicati, in questa edizione speciale, alla nostra storia e ai nostri fondatori, infografiche, interviste e testimonianze di vita di chi, a diverso titolo, abita i nostri luoghi di vita, cura e riabilitazione. E soprattutto testimonia con indicatori concreti, quel passo in più al servizio della qualità di vita delle nostre persone e famiglie che rappresenta l'approccio distintivo della Fondazione Renato Piatti e di tutta la comunità che le è al fianco da 25 anni nel sostenere progetti concreti costruiti su misura per loro".

L'attenzione alle famiglie rappresenta uno dei pilastri dell'azione della Fondazione, che nell'ambito dei servizi di presa in carico e accompagnamento sostiene direttamente oltre 600 colloqui familiari all'anno, di cui 150 specificamente dedicati all'orientamento. L'investimento in progetti per la realizzazione della massima qualità di vita include iniziative diversificate che spaziano dallo sport ai trasporti, dalle attività di autonomia alla socializzazione, sempre con l'obiettivo di garantire percorsi significativi e personalizzati per ogni persona e famiglia coinvolta.

Un cammino di gratitudine e sensibilizzazione

Il cammino di settembre rappresenta anche un'occasione per esprimere riconoscenza verso tutti coloro che hanno sostenuto la Fondazione nel suo percorso venticinquennale. L'iniziativa si propone di creare una rete di relazioni più ampia, favorendo esperienze concrete di inclusione e sensibilizzando la comunità sui temi dell'accessibilità attraverso un coinvolgimento diretto e partecipato sul territorio. Un modo originale per dimostrare che una società più inclusiva non è solo un ideale, ma una realtà possibile da costruire insieme, un passo alla volta.

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