Maria Santina Chinello, classe 1925, di Sedriano ha compiuto ieri, martedì 4 novembre, 100 anni.
La sua vita
Il sindaco Marco Re è stato a farle visita insieme alla vice sindaco Anna Lisa Crivellaro per portare «gli auguri dell’Amministrazione comunale e della comunità sedrianese a lei e ai suoi famigliari che le sono vicini con amorevoli cure e che ci hanno raccontano un poco della sua vita». Maria Santina Chinello «ha conosciuto suo marito durante la seconda grande guerra, in circostanze rocambolesche, ai tempi della lotta partigiana. Suo marito era Armando Bisagno, scomparso qualche anno fa, a 96 anni, autore dei bellissimi presepi che realizzava con l’aiuto del figlio Walter, vere opere d’arte, di bellezza e di significato, nelle quali si riconosce la storia del nostro paese», ricorda il primo cittadino.
Nella loro visita gli amministratori hanno chiesto quale è il segreto della lunga vita di nonna Maria Santina: «Il minestrone con le verdure, tutte le sere – è stata la risposta ricevuta – Ma abbiamo capito da noi che c’è anche dell’altro: una vita semplice e sobria, con tanto amore, con il marito Armando, che io ricordo dai tempi del suo impegno nell’Associazione Pensionati e in parrocchia, sempre mite e sorridente, circondata dall’affetto dei suoi cari, oggi con nipoti e pronipoti. Complimenti e auguri a nonna Maria Santina, per il raggiunto traguardo di saggezza. Auguri anche ai suoi cari e grazie della splendida accoglienza», conclude Marco Re.
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Festa per Maria Santina Chinello
Il recupero dei presepi del marito
Proprio lunedì mattina una delegazione della Giunta comunale si è recata, con gli operai del Comune, nel seminterrato della ex scuola media in via Magenta di proprietà della parrocchia, dove sono conservati i presepi realizzati negli anni da Armando Bisagno, marito della centenaria Maria Santina Chinello, mancato nel 2022. «Questo spazio deve essere liberato, ma sarebbe un peccato perdere questo bel lavoro – afferma il sindaco – Il Comune quindi ritira alcune parti. Sono riproduzioni di particolari angoli del paese che oggi non esistono più: l’antica Filanda Rusconi, che più di mezzo secolo fa aveva lasciato il posto alla “Cincinnati”, ora complesso residenziale in via Fagnani, la vecchia chiesa parrocchiale, un vecchio cascinale in stile d’epoca, un edificio della vecchia “Striciora” con affresco della Madonna in via Manzoni.»
L’idea, annuncia il primo cittadino, è quella di «collocare nel prossimo futuro queste riproduzioni all’interno della Villa Allavena, in corso di ristrutturazione: uno spazio dedicato alla Biblioteca e centro culturale e alla memoria storica del paese. Grazie della collaborazione a Daniele e ad Alberto, che si sono prodigati affinché queste opere non vadano perse».
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Armando e Walter Bisagno