L'odissea

Cava Solter: territorio col fiato sospeso per la nuova sentenza del Tar

Territorio col fiato sospeso in attesa della decisione del Tar dopo i nuovi ricorsi presentati contro Solter.

Cava Solter: territorio col fiato sospeso per la nuova sentenza del Tar
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Cava Solter, fiato sospeso - ancora una volta - per il futuro dell'area tra Casorezzo e Busto Garolfo.

Cava Solter: l'attesa per la nuova sentenza del Tar

Martedì 15 febbraio 2022 si è svolta davanti al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia una nuova udienza in merito ai ricorsi presentati dai Comuni e dal Parco del Roccolo contro le nuove autorizzazioni Aia (autorizzazione integrata ambientale) e Via (valutazione di impatto ambientale) che Città metropolitana ha concesso la scorsa estate a Solter.
Oggetto degli atti sempre il noto progetto della società per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali all’interno del Parco del Roccolo, nell’area conosciuta come "ex Cave".

La sospensiva concessa

Il Tar lombardo aveva concesso a inizio dicembre una sospensiva dei lavori di approntamento dell’area da parte di Solter in attesa dell’udienza, tenutasi appunto martedì, e della relativa sentenza, che dovrebbe essere pubblicata a fine marzo-inizio aprile.
A dicembre, in merito alla decisione del Tar di bloccare i lavori di Solter, il presidente del Parco del Roccolo, Roberto Colombo, la sindaca di Busto Garolfo, Susanna Biondi, la presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, la presidente del Comitato cittadini antidiscarica, Eleonora Bonecchi, e il gruppo di agricoltori firmatari del ricorso avevano dichiarato espresso la loro soddisfazione

Avevano dichiarato congiuntamente:

"Siamo davvero molto soddisfatti. Ancora una volta siamo riusciti a tutelare il nostro territorio, la salute dei cittadini, la ricchezza ambientale del nostro Parco. Il percorso rimane lungo e complesso, ma la sospensiva che il Tar ci ha accordato costituisce un tassello molto importante. Noi proseguiremo con impegno nell’opposizione netta e totale a questo dannoso progetto e chiediamo ancora a tutta la cittadinanza di continuare a sostenerci".

L’attesa della sentenza

Ora, però, Comuni, Parco e Comitati non possono che rimanere in attesa della decisione del Tar. In udienza erano presenti infatti solo gli avvocati e nulla è trasparito circa una potenziale decisione. I giudici, presumibilmente, si prenderanno almeno fino all’inizio di aprile per analizzare nel merito il caso e la mole documentale presentata dalle parti. Documentazione che ripercorre nel dettaglio gli ultimi vent’anni di storia dell’area delle ex Cave, oggetto di interesse da parte di società di estrazione di materiali e gestori di rifiuti e terreno di battaglie ambientaliste, guidate da comitati ed enti del territorio che stabilmente combattono per difendere il loro paesaggio e la salute loro e dei loro cari.
La speranza dei numerosi soggetti coinvolti - Comuni, Parco e comitati in primis - è che il Tribunale, informato a fondo dei fatti che hanno condotto all’attuale situazione, possa chiudere "definitivamente" un nuovo capitolo di questa annosa e intricata vicenda.

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