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Cariplo 3,2 milioni a sostegno di progetti per i giovani e gli oratori

Incrementato di 1 milione di euro il budget per il bando "Porte Aperte"

Cariplo 3,2 milioni a sostegno di progetti per i giovani e gli oratori
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Sono stati selezionati 50 progetti nell'ambito del bando "Porte Aperte" di Fondazione Cariplo, con l’obiettivo di potenziare e migliorare l’offerta educativa e di socialità rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani. L'idea è quella di valorizzare gli oratori come luoghi di aggregazione comunitaria e promuovendo sinergie territoriali per sostenere il percorso di crescita e benessere delle nuove generazioni e il rafforzamento della comunità educante.

Il valore del bando "Porte Aperte"

In considerazione della quantità e della qualità delle proposte pervenute, 163 progetti per una richiesta di contributo di quasi 10 milioni di euro, la dotazione iniziale del bando, pari a 2.250.000 euro stanziati complessivamente dagli enti promotori, è stata incrementata. I contributi complessivamente deliberati hanno quindi raggiunto i 3.238.600 euro, così suddivisi: 2.044.600 euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, 444.000 euro da Fondazione Peppino Vismara e 750.000 euro dalle Fondazioni di Comunità. Così Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo ha motivato la decisione:

“La risposta che abbiamo ricevuto mette in evidenza che la rete degli oratori è viva, ha bisogno di aiuto, per poter offrire a bambini, adolescenti e giovani occasioni positive di socialità. Sono stati numerosissimi e di qualità i progetti ricevuti. Si sono appena concluse le attività estive negli oratori, che sappiamo quanto siano partecipate e importanti. Sarebbe bello avere la stessa intensità in altri momenti dell’anno".

Successivamente Azzone ha sottolineato il ruolo fondamentale degli oratori, che "non sono parcheggi per i ragazzi", ed ha aggiunto:

"C’è molto da fare, in questo ambito, perciò stiamo immaginando altre edizioni del bando e altre modalità di sostegno alla crescita educativa dei ragazzi, a supporto di chi si prende cura di loro. Le famiglie, le nostre comunità hanno a cuore il benessere dei ragazzi, che passa anche per opportunità come queste”

Complessivamente nelle prossime settimane sui territori della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola partiranno 50 nuovi progetti: 13 a Milano, 5 a Bergamo e Como, 4 a Brescia, 3 a Sondrio, 2 a Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza e Brianza, Nord Milano, Pavia, Ticino Olona, Varese, 1 a Novara e nel Verbano-Cusio-Ossola.

I progetti selezionati

Coinvolgono 269 organizzazioni, 50 in qualità di capofila e 219 come partner, con una ricaduta su 271 oratori. Significativa la presenza delle parrocchie e degli enti ecclesiastici/religiosi, che all’interno dei partenariati dei progetti destinatari di contributo si attesta a 184 enti, il 68% del totale (si ricorda che il bando richiedeva la candidatura di partenariati composti da due soggetti, di cui almeno una parrocchia con oratorio). Inoltre, si segnala che 10 proposte finanziate si configurano come “progetti di sistema”, ovvero: prevedono azioni da realizzare in almeno 10 oratori e avranno un impatto su 143 oratori (in media 14 a progetto). Ha spiegato Paolo Morerio, Presidente Fondazione Peppino Vismara.

"Il Bando Porte Aperte rappresenta per la nostra Fondazione un tentativo di sperimentare nuove forme di sostegno agli oratori lombardi che, da sempre, rappresentano destinatari privilegiati dei nostri interventi filantropici. Con questo Bando abbiamo stimolato la progettazione di interventi che potessero aprire le porte degli oratori alla “contaminazione” da parte di centinaia di organizzazioni ed enti operanti sui medesimi territori. Al fine di rafforzare le collaborazioni tra oratori e tra agenzie educative, la nostra Fondazione ha sostenuto il lavoro di coordinamento e progettazione da parte delle Pastorali Giovanili delle 12 Diocesi referenti per territorio, registrando un’adesione ed una partecipazione che lascia ben sperare per il prosieguo delle attività”

I progetti sostenuti hanno saputo rispondere in modo convincente alle sollecitazioni del bando, dimostrando capacità di aprirsi al territorio attraverso la costruzione di alleanze educative allargate, finalizzate a prendere in carico i bisogni educativi e di socializzazione dei ragazzi e a sostenere la funzione educativa degli adulti di riferimento. In particolare, si evidenzia l’investimento sulla prevenzione e il contrasto della povertà educativa (avvio di doposcuola), sull’inclusione sociale (educativa di strada e coinvolgimento di mediatori linguistici), sull’ampliamento dell’ordinaria attività oratoriana (con l’offerta di un palinsesto molto vario, tra cui laboratori sul digitale, fumetto, videomaking...), sul benessere dei ragazzi (attraverso sportelli di ascolto/sostegno psicologico e incontri con esperti), sulla promozione del volontariato e della cittadinanza attiva.

Valorizzare il ruolo degli oratori

Nella logica di anticipare lo scivolamento in forme di disagio che richiedano interventi mirati e di soddisfare i bisogni educativi dei minori e dei giovani, il bando ha guardato agli oratori quali presidi di prossimità in considerazione della loro presenza diffusa a livello locale e del ruolo decisivo che hanno tradizionalmente rivestito nell’accompagnare la crescita dei giovani e attivare le comunità. Gratuità, accesso facilitato, dimensione educativa e relazionale, opportunità e momenti di animazione aperti a tutta la comunità sono aspetti che caratterizzano da sempre queste realtà. Al termine delle attività previste dai progetti – la cui durata sarà compresa tra 24 e 36 mesi, come richiesto dal bando - si stima di coinvolgere oltre 59.000 tra minori e giovani (sino a 25 anni) e 15.000 adulti (animatori, educatori, volontari). Ha concluso Maria Grazia Nasazzi, Presidente Fondazione comunitaria del Lecchese

“Il bando “Porte aperte” delinea attenzione ed accoglienza educativa verso i giovani, rimettendo al centro la funzione educativa degli oratori quali presidi di prossimità. Luoghi preziosi, quindi, dove si mettono in campo proposte interessanti per accompagnare i ragazzi verso un sano protagonismo civico e la partecipazione alla comunità. Ma la sfida di questo bando non è stata inventare cose straordinarie, ma piuttosto potenziare la rete tra gli oratori stessi costruendo collaborazioni anche con istituzioni, cooperative sociali e associazioni e offrendo linguaggi comunicativi nuovi ed attraenti. Una grande opportunità per rimettere in gioco una sana creatività”,

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