Cardiologia: incontro con gli "amici dell’ospedale"

Se ne parla venerdì sera in villa Truffini. Ospite la dottoressa Daniela Barbieri, colonna portante del reparto cardiologico del Galmarini, andata in pensione dopo quasi 40 anni di servizio.

Cardiologia: incontro con gli "amici dell’ospedale"
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Incontro dedicato alla Cardiologia “per un ospedale che vive” promosso dal comitato "Amici dell’ospedale di Tradate". Diversi i relatori che si alterneranno al microfono di Villa Trufifni venerdì sera, tra cui la responsabile del reparto cardiologico, la dottoressa Daniela Barbieri, andanta in pensione dopo 40 anni di onorato servizio.

Si parla di Cardiologia con gli "Amici dell’ospedale"

“ Dottore sono improvvisamente svenuto E’ grave? La sincope: diagnosi e terapia all’avangia anche in ospedale periferico”. Sarà il tema conduttore della conferenza di venerdì 23 novembre in villa Truffini a Tradate promossa dal comitato "Amici dell’ospedale" nell’ambito di una serie di incontri sul presidio di piazza Zanaboni.

Un parterre ricco

All’incontro, patrocinato dal Comune, interverranno: il cardiologo Maurizio Ravetta (che introdurrà il tema della serata), il responsabile di neurologia Davide Uccellini ( “La sincope vista dal neurologo”), i cardiologi Daniela Scorzoni e Massimo Bignotti (che interverranno su cardiopatie e sincope aritmica), la dottoressa Patrizia Albonico ( "Il trattamento della sincope cardiogena"),  le infermiere Paola Palazzo  e Tiziana Roveda, e per finire Fabrizio Frontini ( master in elettrofisologia).

 Il saluto a Barbieri, colonna portante della cardiologia

A condurre la serata la dottoressa Daniela Barbieri, colonna portante del reparto cardiologico del Galmarini, andata in pensione a fine ottobre dopo quasi 40 anni di onorata professione sempre all’ospedale Tradate.  Tranne una breve parentesi (sei mesi a Khartum al finaco di Emergency) dal 1979 Barbieri ha svolto la sua “missione” medica nel presidio tradatese. “Ho avuto la fortuna di iniziare la mia carriera al fianco del dottor Poggio, primario emerito a cui si deve l’apertura dell’unità coronarica. E’ stato il mio maestro".  Quella di Barbieri è stata un vera vocazione: "Sin dall’infanzia sognavo di fare il medico. Amo il mio lavoro", e lo ha svolto con passione, competenza e grande umanità sapendo bilanciare  sapientemente  cura medica  e attenzione agli aspetti psicologici nel paziente. Un’uscita pesante per la Cardiologia, che due anni fa aveva già salutato il primario Cazzani. Il comitato coglierà l’occasione della serata per festeggiarla e ringraziarla.

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