A Dairago

"Calcio mandato via, ma ora lo stadio è abbandonato"

Polemiche sulla gestione dello stadio di Dairago e sulle condizioni in cui versa: il botta e risposta con il sindaco.

"Calcio mandato via, ma ora lo stadio è abbandonato"
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Ancora polemiche sullo stadio di Dairago, prima gestito dall’Us Dairaghese calcio.

La polemica sullo stadio di Dairago

La convenzione, firmata dal Comune con la società, è da poco scaduta e, attualmente, la struttura rimane senza gestore. Per questo motivo, il gruppo di minoranza insieme per Dairago ha condiviso un’osservazione, con tanto di fotografie, che ha poi generato una nuova polemica. "Mandati via i nostri ragazzi che giocavano a pallone - si legge sulla pagina del gruppo - Dopo tre anni di inutili richiami e promemoria, questo è lo stato di abbandono del centro sportivo di Dairago che ci lascia l’Amministrazione".

Le parole di Rampazzo

Il capogruppo di Insieme per Dairago, Massimiliano Rampazzo, ha così spiegato:

"Il destino della struttura è abbastanza compromesso, in quanto abbandonata a se stessa. L’erba del campo si poteva preservare e invece sta crescendo senza controllo. Avevano anche speso migliaia di euro per rifare il drenaggio e così sono stati buttati via. Perché un conto è cambiare l’olio, un’altra cambiare tutta la macchina. Non deve succedere una cosa del genere. Si doveva cercare di prevenire una cosa simile in tutti i modi, perché si tratta di una società che andava avanti da 100 anni e di molti bambini, che devono ora giocare da un’altra parte. La scadenza della convenzione era lì e l’hanno prorogata. Hanno agito in modo vergognosamente tardivo. Se avessero fatto tutto prima, nel 2019, sarebbe stato tutto diverso. Io ho presentato diverse interpellanze e mozioni per svegliare l’Amministrazione, ma sono seguiti silenzio e inerzia. Il valore dello sport è il suo valore sociale ed educativo. Si tratta di un atto di irresponsabilità, con un’aggravante, cioè che tutti li avevano avvertiti. Tecnicamente è una mancanza, politicamente è un’omissione". 

Il commento di Ferrara

Anche lo storico segretario dell’Us Dairaghese calcio, Alfredo Ferrara, ha voluto commentare lo stato della struttura.

"La situazione attuale la vedo difficile. Sarà difficile far rinascere una società calcistica a Dairago, perché la struttura è in brutte condizioni, abbandonata da più di un anno. Ogni tanto vado a vedere perché è una cosa che mi fa piangere il cuore. Ho cominciato nella Dairaghese nel ’75 e ho smesso nel 2019. I dirigenti avevano difficoltà a battagliare con l’Amministrazione per ottenere miglioramenti. La mia speranza è che il futuro possa essere migliore e che la Dairaghese torni a vivere in qualche modo. Spero anche che la prossima Amministrazione aiuti le società sportive. Si dice che lo sport è vita, ma poi la situazione è questa".

La replica di Rolfi

A rispondere alle critiche la prima cittadina di Dairago, Paola Rolfi.

"Il campo sportivo è una struttura avente una rilevanza economica. Non possiamo scegliere discrezionalmente o amichevolmente a chi affidare la gestione, dobbiamo seguire la legge e fare una procedura di evidenza pubblica. Sicuramente, l’emergenza Covid e la chiusura delle attività sportive hanno avuto un’influenza rilevante. In ogni caso, l’esperienza dell’Us Dairaghese è stata interrotta dalla società quando questa ci ha consegnato le chiavi il 21 aprile. L’Amministrazione non ha cacciato nessuno". 

E sulle critiche di Rampazzo, Rolfi ha commentato:

"Che mi vengano a insegnare loro che non manutenere una struttura abbandonata trasformi la manutenzione ordinaria in straordinaria è particolare. Loro hanno governato per 23 anni e cosa si deve dire della palestra delle scuole medie? Pensare che il problema del campo sportivo sia la manutenzione ordinaria dovuta all’erba alta vuol dire non avere alcuna consapevolezza su quali siano le problematiche strutturali e di sicurezza di quell’impianto. Sicuramente, il campo sportivo necessita di una serie di interventi per mettere a norma ciò che risulta non esserlo mai stato, a partire della tribuna. Poi, si dovrà pensare a eseguire opere per rendere appetibile la struttura sportiva, per poi trovare qualcuno che la gestisca".

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