la svolta

Bollate scopre... L'acqua calda

Vantaggi per l'ambiente e per i cittadini: si stima un risparmio consistente sulle bollette fin da subito

Bollate scopre... L'acqua calda
Pubblicato:

Potrebbe essere una vera svolta per la città: il sottosuolo della città di Bollate, secondo alcuni studi, potrebbe ospitare acqua calda. Un’incredibile occasione per il Comune e i cittadini che potrebbero sfruttarla per abbattere i costi delle bollette e le emissioni nocive nell’ambiente.

Bollate e l'acqua calda nel sottosuolo

Un obiettivo che faceva parte del programma elettorale del Vassallo bis, già dal 2020. Ciò che si sta prospettando in città è la possibilità di sfruttare una particolare condizione del terreno per realizzare una stazione di distribuzione geotermica.
Non era passata in osservato, infatti, l’importante falda acquifera a Enrico Parolo, imprenditore rappresentante di società Argillaia, che ha appena ottenuto il diritto d’esclusiva mineraria nella zona, e che fa parte del Parolo Group.

Diversi studi nel territorio

Dopo diversi studi effettuati attraverso analisi in una decina di pozzi già esistenti e posizionati da Varedo, a Cusano Milanino, fino ad Arese, c’è un’altissima probabilità che la zona di Bollate può fornire il territorio di acqua calda naturalmente generata.
Con questo spirito si è organizzata una conferenza ad hoc per martedì mattina, in Aula consiliare. Presenti all’appuntamento alcuni componenti dello staff tecnico della società Argillaia, Adriana Angelotti professoressa del Dipartimento di Energia della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano e rappresentanti dell’Amministrazione coinvolti nel progetto.

Un buco di 25 centimetri nel terreno

"Abbiamo un’alta garanzia che ci sia una falda d’acqua calda proprio in questo territorio - ha spiegato Parolo - Sarà necessaria una perforazione di 25 centimetri a grande profondità".

Non è la prima volta che viene messo in pratica questo progetto, sia in Italia, come a Vicenza o Ferrara, che all’estero. E’ già stato effettuato, infatti, un progetto gemello proprio in un quartiere di Parigi che funziona già da alcuni anni.

"Sostanzialmente si utilizza il calore proveniente dal sottosuolo senza bruciare emissioni - ha continuato Parolo - Stiamo parlando di 27 o 30 gradi al chilometro".

Verranno creati due pozzi nel Parco delle Groane

Nello specifico, i tenici hanno individuato due aree dove creeranno due pozzi per il prelievo e la reimmissione delle acque. L’impianto sarà posizionato nella parte nord della città, all’interno del Parco delle Groane in una zona privata. Per realizzare questo progetto, per intenderci, lo staff tecnico ha fatto riferimento all’Aula consiliare come termine di paragone per lo spazio necessario. Verranno prelevati tra i 50 e i 60 litri al secondo dal primo pozzo e poi l’acqua verrà reimmessa nel secondo senza alcun rilascio di energia e calore.

I vantaggi per la città e i cittadini

Questo impianto permetterà di rilasciare nell’ambiente ben il 35 per cento di emissioni di CO2 in meno. Ma non solo: sono parecchi anche i vantaggi per i cittadini. L’utenza, infatti, avrà la possibilità fin da subito di acquistare calore ad un costo inferiore rispetto alla situazione esistente. Inoltre, i cittadini godranno di un risparmio per la mancata manutenzione delle caldaie. Il fatto che vengano eliminati i generatori di calore è un vantaggio in termini di sicurezza. Allo stesso tempo, anche i fabbricati miglioreranno nella classificazione energetica.

Seguici sui nostri canali