Bilancio Pedemontana per la prima volta in attivo: e ora l'autostrada riparte?
I dati di traffico mostrano una crescita e pure nei primi mesi del 2019 si confermano in aumento.
Per la prima volta dalla nascita della società, il Consiglio di Amministrazione di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. è in attivo. E’ stato infatti approvato il bilancio 2018 e l’’esercizio si è chiuso per la prima volta in utile per quasi 850.000 euro, contro il disavanzo di 7,4 milioni di euro registrato nel 2017.
Bilancio Pedemontana in attivo: “Speriamo di ripartire con l’opera nel 2019”
Una prima volta importante, che potrebbe cambiare il futuro di un’opera purtroppo ancora incompiuta. I dati, rispetto agli anni precedenti sono positivi. I ricavi dal pedaggio autostradale sono passati dai 29,9 milioni del 2017 ai 34,9 milioni del 2018, con un incremento del 17%. Un maggior introito economico dovuto alla maggior utilizzo delle tratte di competenza: il traffico è aumentato del 12% sulla A36, del 13% sulla A59 (Tangenziale di Como) e del 2% sulla A60 (Tangenziale di Varese).
Dati che il presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., Andrea Mentasti, commenta così:
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento gestionale dell’esercizio 2018, che vede finalmente il primo bilancio con segno positivo dalla nascita della società. Ora la sfida si sposta decisamente verso l’obiettivo di mandato, cioè quello di far ripartire l’opera in tempi brevi. Siamo fiduciosi che questo possa avvenire entro il 2019”.
E prosegue:
“I dati di traffico mostrano una crescita e pure nei primi mesi del 2019 si confermano in aumento. In relazione poi all’importante piano di scontistica a carattere sperimentale, in vigore a partire dal 1° febbraio 2019, al momento è disponibile solo il consuntivo del primo trimestre di applicazione (febbraio-aprile 2019) e ci auguriamo che nel prosieguo l’effetto sul traffico sia più significativo e possa dare ragione dello sforzo rilevante che Autostrada Pedemontana sta realizzando per agevolare l’utilizzo della propria infrastruttura da parte soprattutto dei pendolari e dei mezzi pesanti”.