Mobilità dolce

Bicipolitana: i ciclisti vogliono decisioni rapide per la mobilità dolce

L'associazione Fiab chiede al Comune di Legnano la realizzazione della nuova rete di ciclopedonali

Bicipolitana: i ciclisti vogliono decisioni rapide per la mobilità dolce
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La Federazione italiana ambiente e bicicletta ha chiesto al Comune di Legnano un chiarimento per lo stop dei lavori per la realizzazione della ciclopedonale lungo via Volta.

Stop temporaneo alla linea uno della bicipolitana

Dopo la decisione dell'Amministrazione comunale di Legnano di uno stop temporaneo alla realizzazione della pista ciclopedonale lungo via Volta, il gruppo di ciclisti di Fiab Canegrate pedala ha voluto ribadire come la scelta di una mobilità dolce e sostenibile lungo il territorio comunale sia la migliore per l'ambiente e anche per il commercio locale. Lo stop ai lavori, che andrà avanti almeno fino al periodo dei saldi invernali, è arrivato dopo che i negozianti di via Volta avevano chiesto all'Amministrazione un ripensamento dell'opera che prevede la trasformazione in senso unico della strada nel tratto compreso tra corso Sempione e via Moscova.

La Fiab a sostegno del commercio locale

"In qualità di rappresentanti territoriali della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che da oltre trent'anni si occupa di tematiche che evidenziano la preoccupazione di mantenere inalterato il modello viabilistico auto centrico che da cinquant'anni a questa parte ci siamo dati a favore di grandi patimenti sanitari , economici e sociali - ha affermato Roberto Meraviglia di Fiab Canegrate pedala - Vola l’e-commerce anche in Italia ma all’opposto, prosegue la lenta crisi del piccolo commercio per il terzo anno consecutivo. Si dirà che sono cambiate le abitudini: bicicletta e mobilità attiva sono le alleate che possono salvare commercianti ed esercenti".

In bicicletta per arrivare più facilmente in centro

I rappresentanti dell'associazione hanno voluto ribadire come muoversi in bicicletta renda più facile raggiungere i negozi di vicinato senza occupare parcheggi o intralciare la strada.

«Noi ciclisti urbani cominciamo a essere visti non più come “nemici”, ma al contrario come clienti ideali, perché preferiamo acquistare in città, liberi di parcheggiare proprio di fronte al negozio, anziché prendere l'auto per andare verso il centro commerciale - ha continuato Meraviglia -  Del resto, ogni auto occupa una dozzina di mq di parcheggio e mediamente trasporta una sola persona. Nello stesso spazio ci si possono mettere 7/8 biciclette che corrispondono ad altrettanti potenziali clienti".

Il futuro di Legnano e della mobilità dolce

Di fronte all’avanzata dell’e-commerce, investire sulla mobilità ciclistica è necessario per dare spazio a una clientela abituata a spostarsi senza l’automobile. Al contrario di quanto spesso si pensa i progetti che ripensano lo spazio pubblico per condividerlo con le biciclette e pedoni non sarebbero un freno per il commercio:

«Abbiamo l’opportunità di trasformare una contrapposizione in una alleanza strategica che può renderci enormemente più forti e incisivi nei nostri sforzi per cambiare le città - hanno continuato -  Il commercio migliore è quello “rilassato” che predispone i clienti a spendere con maggiore decisione. E passeggiare in una via pedonale senza l’assedio delle automobili sicuramente consente scelte migliori negli acquisti. È importante, ora più che mai, chiarire e ribadire che per noi bici e ciclabilità non sono il fine, bensì strumenti per valorizzare l'ambiente urbano e lo spazio pubblico, che è il bene comune caratterizzante delle città e del vivere insieme».

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