Bià: Focus sul gioco d’azzardo in un Convegno All’annunciata
Un incontro ha tentato di analizzare il fenomeno e proporre azioni per contrastarlo
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La problematica emergente del gioco d’azzardo è stata affrontata nel corso di un convegno che ha avuto luogo ieri, giovedì 27 febbraio 2025, all’ex convento dell’Annunciata, organizzato da ATS, dalla cooperativa sociale Albatros (che ha 30 anni si occupa di questi temi) con il patrocinio del Comune di Abbiategrasso.
L’intervento dell’assessore Petrali
E proprio l’assessore ai Servizi Sociali del nostro Comune, Rosella Petrali, ha aperto i lavori prendendo spunto da una riflessione semantica a partire dalla parola gioco:
“In italiano non esiste la distinzione tra gioco per puro divertimento e gioco abbinato ad uno scopo – ha esordito Petrali – cosa che invece è presente sia nella lingua latina con iocus e ludus e in inglese con game e play. A mio avviso – ha proseguito Petrali – questa mancata distinzione contribuisce a creare una certa ambiguità sul termine gioco d’azzardo che, a differenza del gioco classicamente inteso, non solo non contribuisce al benessere psicofisico della persona, ma porta alla sua graduale distruzione. Una sottovalutazione del problema che viene indicato da tutti gli esperti come il primo step sul quale intervenire nell’ottica di un’assunzione della consapevolezza di ciò che significa gioco d’azzardo patologico”.
Il Piano locale Gap
Il convegno è stata l’occasione per la presentazione del “Piano Locale Gap”, illustrato dal dottor Mirco Fagioli, direttore della SC Programmazione e Ricomposizione della rete sociosanitaria e sociale di ATS Milano.
Spunti interessanti e dati sui quali riflettere sono stati esposti dalla dottoressa Angela Fioroni, appartenente al coordinamento lombardo Mettiamoci in Gioco.
“Chi ha a cuore le comunità all’interno delle quali opera non può non rendersi conto del male prodotto dal gioco d’azzardo: pensiamo a quanti milioni. Pensiamo che nel 2019, prendendo in esame il territorio dell’Abbiatense, sono stati giocati 84 milioni di euro,1627 per abitante. 64 sono stati i milioni vinti, 19 quelli persi che equivale a una perdita secca procapite di 370 euro. È chiaro che queste cifre- spalmate su tutta la popolazione - nella realtà ci dicono che il debito è sostenuto dai giocatori, per i quali quindi la spesa annuale è di gran lunga più elevata. C’è gente quindi che perde tutto, persino la vita a causa del gioco”.
I numeri
La portata e la gravità del problema è contenuta tutta nei numeri come, ad esempio, quelli forniti dalla dottoressa Claudia Luppi referente dell’IFC/CNR con lunga esperienza nel settore di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari.
“Abbiamo un segnale allarmante proprio sulla città di Abbiategrasso dove su 32 mila abitanti la spesa pro-capite per il gioco d’azzardo nel 2023 è stata di 2.651 euro; di questi 1385 attraverso il canale fisico (alias gioco presso bar, sale scommesse, sale gioco), mentre 1.266 euro è la cifra spesa a testa per i giochi online. Un fenomeno che da dopo il lockdown ha avuto una crescita molto forte soprattutto tra i giovani (la maggior parte dei quali minorenni) e presso le donne”.
A dare ulteriore concretezza all’incontro l’esperienza riportata dall’assessore Nicola Violante che nel Comune di Rho ha attuato tutta una serie di misure risultate efficaci nell’abbassamento drastico della propensione al gioco.
Azioni multidisciplinari
I Comuni rappresentano di fatto il primo baluardo per arginare il gioco d’azzardo – ricordava il procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho – e con questo convincimento tutti i soggetti presenti, compresi l’assessore Petrali e la collega Marina Baietta per il Comune di Abbiategrasso, hanno manifestato la volontà occuparsi della questione attraverso un approccio multidisciplinare atto a porre delle limitazioni, esercitare una vigilanza costante, ridurre i punti di raccolta, ed effettuare un monitoraggio molto attento dei punti gioco presenti sul territorio. Per rispondere ad un bisogno concreto legato all’ascolto e alla presa in carico del soggetto che ha sviluppato i sintomi della ludopatia è attivo lo Sportello Fuori Gioco al Noa di Abbiategrasso, piazza Mussi 1 (029486264).